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10 buone ragioni per scendere in piazza il 1 novembre al fianco del Rojava e contro la guerra di Erdogan

LEGGI QUI PERCHÉ ADERIAMO AL CORTEO DEL 1 NOVEMBRE!  1. Perché il nemico non è “solo” Erdogan Erdogan ha potuto attaccare la Siria del Nord perché Trump gli aveva dato il via libera. Erdogan ha potuto iniziare il suo massacro perché sapeva bene che i paesi dell’UE, Italia compresa, difficilmente avrebbero mosso un dito. Erdogan ha potuto chiamare beffardamente la sua operazione…
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In evidenzaNewsRegioniUmbria

Il voto in Umbria e una nostra riflessione

L’esito della tornata elettorale di ieri in Umbria rappresenta una fotografia plastica della situazione italiana. La vittoria schiacciante dello schieramento di centro destra, che ha staccato di oltre 20 punti percentuali l’alleanza di governo PD – M5S, è stata…
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[TURCHIA] Libertà per Müslüm Elma, prigioniero di Erdogan e dell’UE!

L’attacco della Turchia di Erdogan alla Siria del Nord, il progetto di pulizia etnica della regione, l’alleanza sempre più alla luce del giorno con i jihaidisti dell’ISIS, ha condotto lo sguardo del mondo su quella regione. C’è un’area, però, che incomprensibilmente rimane fuori dai radar: la Turchia stessa. La guerra di Erdogan è, infatti, anche all’interno delle frontiere turche.
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Emilia RomagnaNewsRegioni

[Modena] Raccolta firme: abbiamo un problema di democrazia!

Oggi abbiamo finalmente iniziato I banchetti a Carpi. Davanti a noi si para lo scoglio di 1.750 firme, un abisso davanti al quale molti desisterebbero, ma noi no. Ma come se non bastasse, l’ufficio del sindaco di Carpi ha negato la delega ad un certificatore (che certificatore lo è stato per tante elezioni e per tante liste), aggiungendo che sul territorio comunale non sarà possibile…
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EsteroNews

[CILE] “SIAMO COL CILE CHE RESISTE! IMMAGINATE L’IMPATTO DI UNA VITTORIA POPOLARE NEL PAESE DOVE NACQUE IL NEOLIBERISMO?”

In Cile da 10 giorni il popolo è in strada. Quella che è cominciata come una protesta contro l’aumento del prezzo del biglietto della metro si è trasformata ben presto in una lotta contro il modello neoliberista che è stato imposto nel Paese “a sangre y fuego” col golpe di Pinochet e che ha continuato a vivere nella sostanza anche in “democrazia”. Non è un caso che una delle…
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