È sotto gli occhi di tutti: il nostro paese attraversa una lunga notte.

Basta guardare i dati o fare semplicemente i conti con la nostra esperienza.

In questi anni multinazionali, speculatori, politici, mafiosi, sono diventati sempre più ricchi, hanno preso tutto quello che potevano, hanno corrotto e devastato territori.

E noi – giovani, studenti, lavoratrici e lavoratori, pensionati – siamo diventati sempre più poveri, più stressati, più affaticati.

Facciamo fatica a trovare lavoro. Quando lo troviamo lavoriamo tanto e male, spesso senza contratto o con contratti inadeguati. I nostri salari sono fermi mentre i prezzi di beni essenziali crescono.

La scuola, la sanità, i trasporti, i servizi pubblici sono stati via via smantellati: dobbiamo pagare per tutto, per muoverci, per formarci, per curarci.

E dobbiamo sentire anche alla televisione e sui giornali i ricchi che ci dicono che non abbiamo voglia di fare nulla, mentre loro hanno ereditato miliardi!

Così, tante ragazze e ragazzi emigrano. Interi paesi, non solo del Sud, ma anche delle aree interne del Nord, si svuotano. Perdiamo intelligenze, creatività, diminuisce la qualità della nostra cultura, una volta un vanto del paese. Chi resta si deve adattare, deve lottare anche per quello che sarebbe normale.

Si accumula frustrazione, rabbia, che spesso si sfoga contro chi è simile a noi. Ci chiudiamo nel privato, nella famiglia, in una relazione, fregandocene di tutto, non vogliamo sentire più niente e nessuno…

Fino a quando potremo andare avanti così? Di adattamento in adattamento, abbassando sempre di più le nostre pretese, rinchiudendoci sempre di più, non potrà arrivare niente di buono!

Possiamo rompere questo circolo vizioso perché noi abbiamo fra le mani una ricchezza enorme: la nostra intelligenza, le nostre idee, la nostra inventiva, la nostra onestà, la capacità di resistenza che mettiamo in campo ogni giorno.

Si tratta “solo” di metterle in comune, di uscire dalla solitudine e di fare comunità, di conoscersi e far convergere le lotte, di ricomporre quella frammentazione che fa tanto comodo a chi ci comanda.

A questo serve Potere al Popolo! Da ormai cinque anni stiamo costruendo una vera alternativa nel paese, che coinvolge migliaia di giovani. Noi non siamo un partito come gli altri, siamo un movimento sociale, culturale e politico che cerca di mettere insieme le tante persone che resistono, che hanno competenze e idee per cambiare il paese, che hanno il bisogno di maggiore libertà e giustizia sociale, che sono stanchi di disuguaglianze e di violenze contro i più deboli, stanchi di vedere che non si fa nulla per fermare una guerra e una catastrofe ecologica che si fanno sempre più vicine.

Potere al Popolo! è uno strumento per rompere l’isolamento, per fare di tanti rivoli un unico grande fiume, scrivendo insieme un programma politico di trasformazione, aprendo sul territorio nazionale Case del Popolo dove trovare una comunità che attraverso il mutualismo si dà una mano, sostenendo i tanti movimenti – dei lavoratori, ecologisti, femministi – che ci sono nel nostro paese. Per arrivare a ottenere risultati e vittorie che da subito possano permetterci di migliorare le nostre vite.

Sono queste le stelle che ci porteranno fuori nella lunga notte!

Abbandona le paure, la solitudine e l’indifferenza, insieme ce la possiamo fare!

L’Italia è l’unico paese in Europa dove i salari, dal 1990, sono diminuiti.

GUARDATI INTORNO. Ogni 10 persone che vedi, almeno una è povera, anche se lavora. Tra i giovani, 1 su 6. Il cameriere del ristorante. La barista. Il collaboratore domestico. L’agente di sicurezza. TU.
Solo nel 2022, a causa dell’inflazione, il valore reale dei salari in Italia è diminuito del 6,6%

Anche i ricchi piangono?
NO.

Mentre le nostre vite crollavano sotto il peso di pandemia, guerra e crisi economica, i super-ricchi italiani diventavano ancora più ricchi: oggi il 5% più ricco degli italiani possiede oltre il 40% della ricchezza nazionale, superiore a quella posseduta dall’80% più povero.

Può bastare. Se sentite un imprenditore lamentarsi, sapete cosa rispondere.

Negli ultimi anni si è parlato al Governo di salario minimo, ma non si è fatto nulla. Nessuno vuole toccare gli interessi dei potenti. TRANNE NOI.
Aderisci a Potere al Popolo per sostenere la nostra proposta di salario minimo legale.

I soldi ci sono. Sappiamo dove prenderli.

Un rapporto sostenibile tra natura ed essere umano!

Mentre la terra brucia i milionari atterranno ai forum mondiali con jet privati per venderci finte soluzioni.

Il loro greenwashing, sostenuto dai governi, inasprisce la crisi climatica-ambientale: più disatri, povertà, migrazioni e guerre per
l’accaparramento delle risorse sempre più scarse.

Non saranno loro a salvarci

Solo unendo lotta ambientale e sociale, esercitando CONTROLLO POPOLARE e redistribuendo la ricchezza è possibile una transizione ecologica giusta.

Siamo da sempre con chi difende città, campagne, montagne, mari da opere dannose e lottiamo per allontanarci dalla catastrofe ecologica, da quei 2°C nel 2050 sempre più vicino. Pretendiamo una conversione energetica ora usando risorse rinnovabili da tecnologie sicure, fuori dai monopoli privati.

Priorità: preservare il suolo naturale, difendere l’acqua come bene comune, ridurre i consumi abbattendo sprechi e produzioni inutili, conservare biodiversità e ecosistemi, azzerare le fonti inquinati e i rifiuti, eliminare le fonti fossili, passare a un’agricoltura sostenibile.

Aderisci a Potere al Popolo per una rivoluzione ecosocialista che assicuri un futuro anche alle prossime generazioni. Nessun miliardario illuminato e nessun partito pagato da chi inquina e distrugge agirà davvero contro la crisi ecologica, dobbiamo ORGANIZZARCI, anche tu.

L’Italia è ufficialmente un paese in guerra. Lo è in modo ipocrita, perché manda le armi e non i soldati, ma se non li fermiamo è solo questione di tempo.

L’escalation in Ucraina avanza e nessuno sembra seriamente intenzionato a fermarla, neppure davanti alla possibilità di un conflitto nucleare.

La guerra ci accompagna da almeno 30 anni, ma chi cerca e pratica la pace non si è arreso. Cresce, infatti, la percentuale dei contrari all’invio di armi. Il popolo italiano vuole lavoro, salute, diritti, pace; invece riceve precarietà, lutti, guerra e medioevo sociale.

Noi crediamo che il mondo possa vivere in pace, se si mettono gli interessi umani al di sopra di quelli economici. Noi lottiamo per questo, per la smilitarizzazione dei nostri territori, per fermare l’invio e il commercio di armi e i profitti delle lobby che ci lucrano, per combattere gli imperialismi di qualsiasi risma, per la fine di alleanze politico militari, come la NATO, che hanno portato solo morte e distruzione tra i popoli.

Unisciti a noi, diamoci forza, combattiamo per la pace!

L’Italia è un paese democratico. Per alcunə però più di altrə.

Le vittime di violenza sessuale o di abusi domestici, le 120 donne uccise, le 148 vittime di omofobia in Italia, e le 381 vittime di transfobia nel mondo, solamente nel 2022 sono, purtroppo, l’espressione più eclatante e violenta della discriminazione che ancora oggi caratterizza il nostro paese.

Un paese che non lotta per contrastare gli abusi, piuttosto li sminuisce, li normalizza.

Le donne e la comunità LGBTQ+ ogni giorno vivono situazioni ed atteggiamenti che rivelano quanto sia necessario lottare per la parità di genere e farla diventare una priorità.

Parliamo di tua sorella, tua figlia, tua madre, dellə tuə amichə, dellə colleghə di lavoro, parliamo di te.

Tuttə almeno una volta nella vita siamo statə vittime di discriminazione di genere, siamo state costrette a scegliere tra lavoro e famiglia, ci siamo trovate in balia di medici obiettori di coscienza che ci impedivano di abortire.

Dobbiamo accettare che ci certifichino una patologia per accedere alle terapie ormonali.

Siamo madri che lottano per crescere i loro figli senza nessun tipo di aiuto economico e servizi inesistenti, schiacciate dal peso della responsabilità del lavoro di cura che questo paese ci ha relegato a sopportare da sole.

L’elenco purtroppo è molto più lungo.

In questa situazione le proposte di legge sul riconoscimento della capacità giuridica al feto, anche a discapito della vita della donne della sua autodeterminazione, non sono una necessità né sociale né politica.

Le priorità sono altre e noi, da sempre a fianco delle donne e della comunità LGBTQ+, lo sappiamo bene.

Solo insieme possiamo costruire l’alternativa, aderisci a Potere al Popolo!

Fermati un attimo: Chi propone l’istituzione del salario minimo e la tassazione dei redditi finanziari dei più ricchi? Chi si batte bollette più basse, tassazione degli extraprofitti e una vera riconversione ecologica? Chi lotta per i diritti di tuttə e contro ogni discriminazione? Chi vuole davvero la pace e combatte contro ogni tipo di guerra?

Come ottenere queste cose? Serve l’unione popolare, costruiamola insieme!
Il primo passo è stato fatto, Unione Popolare è nata. Adesso è il momento di mettere in rete tutte le realtà sociali e politiche sparse per il nostro Paese che condividono gli stessi valori.

Siamo già maggioranza sociale, diventiamo maggioranza politica!
Unione Popolare è un fronte politico, sociale e culturale necessario per costruire un’alternativa reale alle destre e ai centro-sinistra in tutte le loro forme.
Le forze in parlamento non parlano la nostra voce e non difendono i nostri desideri. Invece, in molti paesi d’Europa, la costruzione di fronti popolari ha portato a risultati inimmaginabili e noi vogliamo unirci a loro. Vogliamo portare i bisogni popolari anche nell’europarlamento al posto della corruzione.

Aderisci a Potere al Popolo per costruire in prima persona Unione Popolare!
Loro ci vogliono divisi, solo insieme possiamo vincere.