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Potere al Popolo condanna la tentata invasione dalla Colombia contro il Venezuela!

Potere al Popolo condanna il tentativo di invasione del Venezuela da parte di un gruppo di mercenari proveniente dalla Colombia che ha avuto luogo alle prime ore dell’alba di domenica 3 maggio ed esprime tutta la sua solidarietà e vicinanza al Governo e al popolo venezuelano nella lotta contro chi proprio non vuole rispettare le scelte di un popolo sovrano.

 

Il gruppo di mercenari, formato da venezuelani e colombiani, dopo aver viaggiato su motoscafi, è approdato sulle coste di Macuto (La Guaira). Alcuni abitanti hanno avvertito raffiche, detonazioni e voli di elicotteri. Stando ai report del Governo della Repubblica Bolivariana del Venezuela, in particolare agli aggiornamenti del Ministro degli Interni Néstor Reverol, 8 mercenari sono stati uccisi, altri due arrestati; sono state recuperate diverse armi, tra cui fucili d’assalto, e sono stati ritrovati, poco distanti dalla spiaggia, veicoli pronti per gli spostamenti dei mercenari.

 

Tra gli 8 morti figura anche Robert Colina, disertore della FANB (Fuerza Armada Nacional Bolivariana), conosciuto come “Pantera”. Secondo Cliver Alcalá, militare venezuelano disertore, è uno degli oppositori che dalla Colombia tramava contro il Venezuela. Un altro mercenario, ora agli arresti, risulta essere un agente della statunitense DEA (Drug Enforcement Administration). I legami del gruppo con Colombia e USA mostrano come dietro i tentativi di golpe e di destabilizzazione del Venezuela ci siano sempre Bogotà e Washington.

 

Incapaci di sconfiggere democraticamente il chavismo, negli ultimi anni hanno moltiplicato gli sforzi (e i soldi) per eliminare Maduro. Dopo il tentativo di eliminazione fisica del Presidente venezuelano con l’utilizzo di droni, dopo il tentato golpe del 2019, iniziato con l’autoproclamazione di Guaidó e proseguito con il fallito colpo di stato del 30 aprile 2019, capitanato dallo stesso Guaidó e Leopoldo López, è la volta del tentativo di incursione militare. Era una delle opzioni da sempre tenute in considerazione dall’intelligence bolivariana. Sempre sottavalutata dal Pentagono e dai suoi alleati regionali.

 

In tempi di pandemia è evidente che c’è chi pratica la solidarietà, nel tentativo di costruire l’amicizia tra i popoli; dall’altra c’è chi, al contrario, cerca di provocare ulteriore caos e disordine, giocando ancora la carta del golpe.

 

In questa fase complicata per tutti i popoli del mondo diventa ancor più impellente l’eliminazione delle sanzioni internazionali, soprattutto USA (ma c’è anche l’UE), che colpiscono il Venezuela così come altri 38 Paesi. Si tratta di ulteriori ostacoli sulla strada della lotta al Covid-19. Chi ha a cuore il bene dell’umanità non può accettare il crimine delle sanzioni.

 

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