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Whirlpool Napoli non si tocca! Nessun posto di lavoro deve andare perso

La notizia oramai è nota e purtroppo abbiamo smesso di stupirci. Dopo la Treofan, Mercatone Uno (ma l’elenco è davvero sterminato) la minaccia della chiusura e dei licenziamenti si è abbattuta adesso sulla Whirlpool. In particolare è il sito di Napoli ad esser stato messo in discussione con una asettica X rossa sulla cartina dell’Italia nel piano presentato ai sindacati dalla direzione dell’azienda di produzione di elettrodomestici.
Immediatamente i 430 lavoratori direttamente alle dipendenze della Whirlpool sono entrati in sciopero insieme agli operai degli altri siti produttivi sparsi per il paese e accompagnati dello stato di agitazione delle migliaia di dipendenti delle ditte monocommittenti e delle aziende dell’appalto.
Chiaramente nessuno si è bevuto nemmeno per un attimo la storiella della “vendita” e fantomatica reindustrializzazione da parte di acquirenti (che non esistono) propagandata dall’azienda.

La memoria di tutti è subito corsa all’accordo dello scorso ottobre sotto il quale spicca anche la firma di Luigi Di Maio. Al Ministero per lo sviluppo economico era stato infatti firmato l’accesso per la Whirlpool ad ammortizzatori sociali e contratti di solidarietà in cambio della promessa di fare rientrare le produzioni, cosa che avrebbe dovuto quindi irrobustire anche il sito di Napoli e far rientrare gli esuberi.
L’ennesimo caso di una azienda che dopo aver chiesto sacrifici ai propri dipendenti e aver incassato soldi pubblici saluta tutti e scappa con il malloppo.

Ma andando ancora più indietro nel tempo è necessario ricordare le fusioni e gli esuberi che hanno intervallato la storia della Whirlpool e gli oltre sette anni di contratti di solidarietà (con pesantissime decurtazioni dello stipendio) a cui sono stati costretti i lavoratori del sito napoletano.

Dal primo momento della notizia come Potere al Popolo! siamo stati presenti ai cancelli della Whirlpool per portare solidarietà e sostegno concreto alla lotta degli operai.
Dal primo momento abbiamo detto con forza che la battaglia non può accettare nessuna chiusura, svendita, esuberi o presunte riconversioni.
Questo obiettivo va perseguito senza se e senza ma, a prescindere degli interessi al profitto ad ogni costo della multinazionale o ai capricci delle volontà tanto della Whirlpool che del fantomatico e inesistente privato che dovrebbe subentrare nelle favole propinate in questi giorni.
E se la proprietà continua a insistere con la messa in discussione dei posti di lavoro di 430 trenta persone allora è la proprietà che va messa in discussione.

Di seguito le video interviste fatte davanti ai cancelli. Diffondiamo la voce dei lavoratori!

Domenica 2 Giugno

⚠️ CONTRO LA CHIUSURA DI WHIRLPOOL: NESSUN POSTO DI LAVORO DEVE ESSERE PERSO! Stamattina, come ieri, siamo stati davanti ai cancelli della Whirlpool. Da due giorni i lavoratori presidiano lo stabilimento: improvvisamente, infatti, è stata annunciata la chiusura della fabbrica. 430 persone buttate per strada.Gli operai chiedono che il ministro Di Maio li incontri e mantenga gli impegni presi. La loro battaglia è anche la nostra: per la reindustrializzazione del Mezzogiorno, il blocco dei licenziamenti, contro una "gestione" delle presunte crisi aziendali sempre a danno di chi lavora, per la fine delle delocalizzazioni, per la denuncia di quelle politiche che permettono agli imprenditori di "fare cassa" con i soldi e il lavoro di tutti noi e poi scappare con il malloppo.Domani mattina è prevista una grande assemblea alla fabbrica in vista della mobilitazione di martedì a Roma in occasione dell'incontro al Ministero dello Svliluppo Economico.p.s. Il video e le testimonianze ovviamente non riescono a dare ragione delle vite, delle storie, della rabbia, della determinazione a non perdere il proprio posto di lavoro, della resistenza che si trovano nei cancelli della fabbrica.Noi ci saremo e invitiamo tutti a sostenerli e a diffondere le loro ragioni!

Gepostet von Potere al Popolo am Sonntag, 2. Juni 2019

 

Lunedì 3 giugno

Dai cancelli della Whirlpool: no ai 430 licenziamenti!

Anche stamattina una delegazione di Potere al Popolo – Napoli e del nostro coordinamento nazionale era a supporto dei lavoratori Whirlpool, dove gli operai si sono riuniti in assemblea in attesa dell'incontro di domani a Roma.Chiedono cose semplici, e giuste:- il sito napoletano NON deve chiudere né essere venduto o "riconvertito", come ora amano dire. Perchè sappiamo che questo signifca nuove condizioni PEGGIORATIVE per i lavoratori.- la Whirlpool deve rispettare gli impegni presi solo pochi mesi fa e non deve andare via da Napoli.Vi preghiamo di far girare le loro voci, è di questo che bisogna parlare, non dei selfie di Salvini, o delle misure propagandistiche di turno…FERMIAMO LE MULTINAZIONALI CHE SCAPPANO COL BOTTINO E CON LA RICCHEZZA DEL NOSTRO LAVORO!

Gepostet von Potere al Popolo am Montag, 3. Juni 2019

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