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La Sogin e i rifiuti radioattivi in val d’Orcia

di Potere al Popolo Siena

Tolto il segreto di Stato: la Sogin ha pubblicato la carta dei luoghi in cui potrà essere costruito lo stoccaggio nazionale dei rifiuti radioattivi.

Tra questi un sito in val d’Orcia, Sito Patrimonio dell’Umanità, fra Pienza e Trequanda. Bisognerebbe a questo punto spiegare ad un abitante della Val d’Orcia perché dovrebbe ospitare il sito nazionale di stoccaggio di rifiuti radioattivi pericolosissimi per l’ambiente, in un territorio in cui la qualità agricola e ambientale è difesa con i denti da generazioni ed è la vera e unica risorsa sostenibile per chi ci vive. Ma bisognerebbe spiegarlo anche a tutti quelli che vivono in prossimità degli altri siti, individuati alle nostre spalle ovviamente, tra cui Campagnatico, nella Maremma Toscana.
E si sta parlando prevalentemente di rifiuti radioattivi a media intensità. Figuriamoci la pericolosità di quelli ad alta intensità derivanti dalle centrali dismesse e che ciclicamente ci ripropongono come soluzione ai problemi di approvvigionamento energetico.

La questione in conclusione non è far scannare i territori per passarsi la patata bollente, anzi radioattiva, ma trovare una soluzione per stoccare le scorie (ad esempio quelle risultanti da attività in campo medico) all’interno di micro siti realmente idonei in termini di impatto ambientale e sociale, e porsi il tema di superamento tecnologico, ove possibile, dell’uso di materiali radioattivi.

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