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OSARE LOTTARE, OSARE VINCERE! Secondo incontro nazionale del Tavolo Lavoro

OSARE LOTTARE, OSARE VINCERE!
Secondo incontro nazionale del Tavolo Lavoro di Potere al Popolo!
Casa del Popolo “Il Campino”, Firenze, 4-5 Maggio 2019

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[la sezione dedicata al tavolo]

Nell’epoca del reddito-elemosina, in cui i pochi beneficiari di qualche spicciolo vengono anche insultati dagli anonimi amministratori (certamente precari e sottopagati) della pagina Facebook dell’INPS, il binomio “lavoro dignitoso” sembra quasi provenire da un altro pianeta.
Eppure sappiamo bene che non è così: la maggioranza della popolazione continua a dipendere, per vivere, dal lavoro, un lavoro con tutele sempre più basse, diritti negati e livelli retributivi nominali e reali in caduta libera.
Siamo tra i paesi col più alto numero di ore lavorate d’Europa, ma ci insultano con le “norme anti-divano”!
A Battipaglia, due mesi e mezzo fa, abbiamo provato a dar voce a diverse lotte che, da Nord a Sud, testimoniano la resistenza del mondo del lavoro e la gravità della crisi in atto, una crisi che sta distruggendo le fondamenta economiche e produttive del nostro Paese.
A Firenze proviamo a fare un passo avanti e a ragionare insieme sugli strumenti per supportare la resistenza e preparare l’offensiva: confrontarci sugli strumenti di sostegno alle lotte e sulle idee per invertire i rapporti di forza tra le classi.
Il primo giorno ci concentreremo in particolare sul lavoro “intermediato”: appalti, subappalti, somministrazione, staff leasing ma pure il lavoro falsamente autonomo di cui i riders sono un caso emblematico. Degli avvocati, che già collaborano con noi a vario titolo nei diversi Sportelli contro lo sfruttamento costruiti dalle assemblee territoriali di Potere al Popolo!, ci illustreranno strumenti tecnici, legali e vertenziali per rispondere efficacemente all’occultamento del padrone, al suo tentativo di deresponsabilizzarsi frapponendo tra sé e i suoi dipendenti reali una catena più o meno lunga di intermediari, o semplicemente, come nel caso dei riders, facendo finta di non esserci.
Il pomeriggio del sabato parteciperemo alla conferenza stampa ai cancelli della GKN, dove le lavoratrici e i lavoratori lottano da anni contro la truffa degli appalti e della somministrazione.
La domenica, invece, parleremo, partendo dagli esempi concreti provenienti dal nostro lavoro quotidiano, di come costruire relazioni efficaci con le lotte che si sviluppano sui territori, come sostenerle, come promuoverle quando da sole non nascono, come è accaduto, ad esempio, per il lavoro nero. Condivideremo le nostre esperienze, cercando di fornire strumenti e consigli utili alle attiviste e agli attivisti di Potere al Popolo! che già lavorano con gli sportelli di solidarietà o che hanno intenzione di costruirne uno e di iniziare a mettere in campo azioni concrete a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, vale a dire a difesa di noi stessi e dei nostri diritti.

CONTRO IL SISTEMA CHE CI DIVIDE, UNIAMO GLI SFRUTTATI!

Gli sportelli legali gratuiti per lavoratori e lavoratrici di Potere al Popolo! costituiscono una pratica di mutualismo che, nella nostra piccola esperienza, anzitutto ci permette con più facilità di condurre una costante inchiesta sulle condizioni delle classi popolari.
Crediamo infatti che senza uno studio costante e approfondito sulle condizioni della classe, sui rapporti di produzione e sulle esigenze e consapevolezze di lavoratori e lavoratrici, non possiamo dotarci di parole d’ordine comuni, costruire delle campagne di lotta e ottenere dei risultati sul piano dell’avanzamento dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.
E’ proprio dal riconoscimento di questa necessità che nasce la rete degli sportelli legali e il progetto di rafforzarla tramite appuntamenti periodici a livello nazionale, nei quali poter sviluppare e formarci insieme sui temi che incontriamo attraverso le pratiche di mutualismo sui nostri territori.
Ebbene, le troppe storie interpositorie che hanno attraversato i nostri sportelli ci hanno convinto a dedicare il primo incontro nazionale di autoformazione al tema delle tutele quando «il padrone c’è, ma non si vede» (quando cioè non esiste o è fittizia la titolarità formale del rapporto di lavoro).
La prassi ha mostrato che le capacità di auto-occultamento, da parte dei datori, sono molto sofisticate, traducendosi in meccanismi contrattuali spesso di difficile identificazione. Abbiamo scelto, quindi, di cominciare dall’analisi di qualcuno di questi meccanismi, focalizzandoci in particolari su quelli che più spesso abbiamo incontrato nel nostro lavoro territoriale.
Così la prima parte dell’incontro è dedicato alla pratica datoriale – già nota ai più ma ancora molto pericolosa – di ricorso al poliedrico strumento contrattuale degli appalti, privati e pubblici, nazionali e trasnazionali, per sfuggire alle responsabilità dirette nei confronti dei lavoratori.
Nella seconda parte, invece, affronteremo il tema – più moderno ma altrettanto pericoloso – del lavoro tramite piattaforme digitali, in cui l’identificazione del reale detentore dei classici poteri datoriali sembra occultata non dalla presenza di altri “fittizi” padroni bensì di un “algoritmo” informatico.
Consci che qualsiasi strategia di difesa non possa nascere che dall’osservazione e dall’ascolto delle istanze di tutela che provengono da chi subisce gli effetti di queste formule interpositorie, abbiamo deciso di optare per una formula che affida ogni modulo tematico al confronto tra un tecnico e i protagonisti delle lotte.
Il progetto – ambizioso ma necessario – è quello di creare un “kit” comune di difesa cui ricorrere tutte le volte in cui, appunto, «il padrone c’è, ma non si vede».

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