L’annuncio del passo indietro della Whirlpool con il ritiro della procedura di licenziamento collettivo e della cessione del ramo di azienda è avvenuta solo grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dello stabilimento napoletano. Solo la loro determinazione, la loro compattezza e la capacità di riuscire ad allargare battaglia a tutta la città hanno permesso di raggiungere questo primo importante risultato: i lavoratori sono riusciti a guadagnare tempo prezioso per riorganizzare le forze e prospettare una possibile soluzione di questa vicenda.
Ovviamente questo non basta: le promesse delle multinazionali ai governi abbiamo già visto che fine possono fare. Di Maio aveva esultato vantandosi di aver risolto il caso Whirpool, tranne poi assistere inerme alla crisi che è scoppiata per la decisione della multinazionale americana di chiudere ogni trattativa e abbandonare lo stabilimento napoletano.
In questo momento come Potere al Popolo! crediamo che sia più che mai necessario l’intervento risolutivo dello Stato, che non si limiti a rallentare di qualche anno la annunciata cessazione dell’attività produttiva.
L’agonia può esser assai dolorosa. Alcuni scenari emersi in questi giorni possono riservare esiti non risolutivi: gli esempi di Blutec di Termini Imerese, Irisbus della Valle Ufita (Avellino) di dimostrano che malgrado l’intervento della finanziaria Invitalia e l’acquisizione da parte di nuovi soggetti, il risultato è stato l’arenarsi del processo produttivo di reindustrializzazione.
Quello che serve invece è continuare a produrre nello stabilimento di via Argine e garantire il posto ai 420 lavoratori e a tutto l’indotto, non uno di meno. Questo può essere garantito dal Governo soltanto a tre condizioni imprescindibili:
- che i macchinari dello stabilimento non escano dalla fabbrica, per scongiurare lo smantellamento;
- che si lavori a un piano concreto per far continuare la produzione di lavatrici e la piena occupazione per i lavoratori Whirlpool e dell’indotto;
- che si garantisca la continuità e il rilancio del processo produttivo.
La determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori ha messo paura alla Whirpool, ma non abbassiamo la guardia.
Per questo Giovedì 31 parteciperemo allo sciopero generale e alla manifestazione voluta dai lavoratori e dalle lavoratrici dello stabilimento napoletano che partirà alle ore 9:00 da Piazza Mancini (Napoli).