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Report tavolo genere, diritti e laicità – Inventare l’avvenire!

La discussione è iniziata riconoscendo la centralità della prospettiva di genere nella nostra elaborazione teorica e pratica. Ci siamo definiti fin dall’inizio come un movimento politico antisessista e intendiamo continuare a porre un’attenzione costante sul tema anche all’interno delle nostre battaglie anticapitaliste, antirazziste e ambientaliste.
Questa centralità tematica ci viene confermata dalle mobilitazioni che in tutto il mondo sottolineano la dimensione di genere delle lotte e ci testimoniano la sensibilità diffusa a livello sociale su un tema che riguarda la quotidianeità delle nostre vite. A partire da questo dato di realtà crediamo sia imprescindibile continuare l’ elaborazione collettiva sul suddetto tema, moltiplicando le occasioni di dibattito e analisi al nostro interno e all’esterno, rendendo questi ragionamenti accessibili a tutte e tutti in ogni territorio. In tal senso ci auspichiamo la nascita di gruppi territoriali attivi sul tema e il riconoscimento dell’ importanza di questo discorso all’interno di tutte le assemblee territoriali di Potere al Popolo. Vivendo in una società che ci divide e ci isola per poterci meglio sfruttare e dominare, pensiamo che non abbia senso limitarsi a difendere identità individuali, ma occorra ricomporre diverse istanze di lotta nella prospettiva di un’emancipazione collettiva della classe. Infine, il tema della laicità è strettamente collegato a quanto appena detto, dal momento in cui vogliamo liberarci da ogni forma di controllo e violenza patriarcale basata sulla sottomissione della donna.
Abbiamo riconosciuto come nostri tratti distintivi l’attenzione alla dimensione materiale e concreta delle condizioni di vita delle donne e delle soggettività lgbtqia+ e la necessità di comunicarle in modo chiaro e diretto, alla portata di tutte e tutti, attuandole anche nel concreto.
I temi del lavoro e della sanità ci sembrano, quindi più immediati da affrontare: nel primo caso parliamo dello sfruttamento economico e materiale delle donne che si ritrovano a svolgere i lavori più precari, sottopagati e meno qualificati e del loro impatto anche sull’organizzazione domestica e di cura; nel secondo caso è centrale il diritto alla salute riproduttiva, l’accesso a una sanità pubblica e gratuita e la prevenzione, temi su cui ci sembra fondamentale un dialogo con gli altri tavoli specifici. Una volta individuati questi due temi principali, lasciamo modo ai territori di articolarli e concretizzarli in mobilitazioni e pratiche contingenti ai diversi contesti.
Nel pratico, intendiamo strutturare una valutazione periodica di quello che produciamo su tutto il territorio sia a livello di analisi che di pratiche, incentivando lo scambio e il coordinamento al nostro interno sulle tematiche di genere tramite un report trimestrale da girare via mail.
Vogliamo essere in grado di dare la nostra lettura della fase storica e politica che tenga conto della prospettiva di genere: dalle politiche migratorie, a misure come il reddito di cittadinanza, dai tagli al welfare, alla maternità flessibile, vogliamo che la nostra voce si distingua chiaramente a partire dalle nostre priorità politiche. Pensiamo, inoltre, che sia fondamentale supportare i movimenti internazionali che pongono al centro la lotta contro le discriminazioni di genere, partecipando ai momenti di mobilitazione anche con i nostri contenuti. In tal senso l’appuntamento del prossimo pride sarà importante per riportare a un grandissimo numero di persone le nostre idee sulla lotta contro le discriminazioni di genere.
Infine, proprio a partire dalla priorità politica al tema, intendiamo costruire un momento nazionale di discussione pubblica come Potere al popolo incentrato sulla nostra lettura della contraddizione di genere a partire dalle analisi e dalle pratiche condivise dai vari territori.

 

Tavolo Genere, Diritti e Laicità, 11 maggio 2019

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