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[Roma] SOLO CON IL CONFLITTO SI CONQUISTANO I DIRITTI: CONTRACCEZIONE GRATUITA PER LE GIOVANI DONNE NEL LAZIO

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𝑂𝑔𝑔𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑣𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑢𝑛’𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎. 𝐿𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑖 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝐿𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑎𝑣𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑐𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑖𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒 𝑛. 405 𝑑𝑒𝑙  𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑠𝑖 𝑚𝑒𝑧𝑧𝑜 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙 2022 𝑛𝑒𝑙 𝐿𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑓𝑜𝑠𝑠𝑒 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑡𝑎. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎 l’ha 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑎𝑙 𝐶𝑜𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐴𝑠𝑠𝑒𝑚𝑏𝑙𝑒𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝐷𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑒 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑒 Soggettività 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑜𝑛𝑠𝑢𝑙𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐿𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑃𝑜𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑃𝑜𝑝𝑜𝑙𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑠𝑡𝑒𝑛𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑎𝑙𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑉𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐷𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑜𝑟𝑑𝑖𝑛𝑎𝑡𝑟𝑖𝑐𝑖 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝐸𝑙𝑖𝑠𝑎𝑏𝑒𝑡𝑡𝑎 𝐶𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝐺𝑖𝑢𝑙𝑖𝑎 Calò. 𝐼𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑖𝑡𝑜 𝑜𝑟𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑖𝑒𝑚𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑡𝑢𝑑𝑒𝑛𝑡𝑒𝑠𝑠𝑒 𝑑𝑖 𝑂𝑆𝐴 è 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑜𝑟𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 Sanità 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑎𝑚𝑢𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑖𝑛 realtà 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑣𝑒𝑛𝑔𝑎𝑛𝑜 𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑟𝑜𝑔𝑎𝑡𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑎 𝑚𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 è 𝑐𝑟𝑖𝑚𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑢𝑡𝑜 𝑓𝑖𝑛𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖. 𝑉𝑖𝑔𝑖𝑙𝑒𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑠𝑢𝑖 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑠𝑖𝑚𝑖 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝐴𝑚𝑚𝑖𝑛𝑖𝑠𝑡𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑓𝑎𝑟𝑒𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑖 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜.

Con la contestazione a Laura Boldrini a Roma con le studentesse di OSA nella giornata internazionale per il diritto all’aborto, abbiamo messo all’angolo chi per anni ha attaccato le donne, responsabile di strutture sanitarie a pezzi, chiusura dei consultori e l’impossibilità di accedere all’interruzione di gravidanza, con anni di tagli e privatizzazioni portate avanti da centrodestra e centrosinistra.

Le parole disarmanti della Boldrini che abbiamo contestato in piazza hanno dimostrato una classe politica nemica dei settori popolari, delle nuove generazioni e delle donne, che oggi si trovano in una condizione di sempre maggiore ricattabilità e di impossibilità di emancipazione. Lo abbiamo ribadito l’altro: non ci può essere nessun terreno di incontro con questi soggetti.

Oggi veniamo a conoscenza che D’Amato, assessore alla sanità della Regione Lazio, messo con le spalle al muro è stato costretto ad aprire un tavolo per garantire la pillola contraccettiva gratuita tra i 15 e 19 anni, come richiedono da anni anche le lotte delle Coordinamento delle Assemblee delle Donne e libere Soggettività dei Consultori del Lazio, e anche Bonaccini in Emilia Romagna ha affermato che renderà disponibile la RU486 nei consultori. Un tentativo di recupero obbligato per un Partito Democratico che oramai è odiato dalla gente, avendo tradito completamente su tutte le tematiche sociali e di democrazia.

L’anno passato come Potere al Popolo abbiamo realizzato un’inchiesta sulla contraccezione nei consultori a Roma, pretendendone la gratuità, e abbiamo verificato la mancata applicazione della legge n. 405 del 1975, che prevede l’erogazione della contraccezione e che i servizi siano gratuiti per tutti. I motivi dell’assenza di questo servizio sono stati i continui tagli e le privatizzazioni nella sanità.

Oggi ci dicono che è possibile, ma per anni hanno smantellato quello che rimaneva del servizio pubblico conquistato con anni di lotte. Quando ci fu il governo Renzi, la Lorenzi mise la pillola contraccettiva a pagamento. La Regione Lazio ha chiuso e ridimensionato nel personale e negli orari decine di consultori, mentre negli ospedali il 70% dei medici è obiettore di coscienza.

Quella di oggi è una vittoria di chi lotta e di chi vuole costruire una rottura con questo sistema. Come Potere al Popolo continueremo la pratica del controllo popolare sulle amministrazioni e sul governo, che insieme al conflitto sociale sono la unica forma di garanzia per il miglioramento delle condizioni di vita.

Questa vittoria diventa un punto di forza per la battaglia nei quartieri popolari contro il carovita e lo smantellamento dei servizi. Ci organizzeremo per la pretesa dei nostri diritti affinché le amministrazioni pubbliche facciano la propria parte destinando risorse per il bene collettivo anziché a opere inutili e alla spesa militare.

Lo abbiamo già ribadito, saremo la spina nel fianco e l’opposizione al Governo Meloni, alla continuazione dell’Agenda Draghi e alla guerra. Un’opposizione questa classe politica, reazionaria e regressiva, che non ci rappresenta e non ci rappresenterà mai. È per questo che dobbiamo continuare a costruire l’alternativa politica e sociale in questa città e in questo Paese.

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