
Come lavoratrici e lavoratori della scuola di Potere al Popolo aderiamo allo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base per lunedì 22 settembre.
Di fronte a un genocidio trasmesso in diretta mondiale, al silenzio complice dei governi occidentali e ai crimini commessi da Israele nell’impunità più totale, non possiamo restare in silenzio.
La voce della scuola
Negli ultimi anni abbiamo manifestato in solidarietà al popolo palestinese con cortei, presidi, iniziative pubbliche. All’inizio di questo anno scolastico collegi docenti, assemblee e giornate di informazione hanno rimesso al centro la questione palestinese.
Il silenzio non è un’opzione: le nostre studentesse e i nostri studenti ci guardano e ci interrogano. La neutralità di fronte alle ingiustizie sarebbe un messaggio terribile per le nuove generazioni.
Attacchi e tentativi di censura
La crescente solidarietà incontra tentativi sempre più espliciti di essere soffocata.
• La vicepresidente della Regione Piemonte ha attaccato il dirigente scolastico Paolo Sisto dell’IC Biella 2 per aver sostenuto la mozione a favore della Palestina approvata dal collegio docenti.
• L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ha accusato la giornata di formazione su cultura e storia palestinese organizzata da La scuola per la pace di essere “ideologica e politicizzata”.
• Il ministro Valditara ha provato a svuotare di senso il minuto di silenzio in solidarietà con la Palestina, trasformandolo in un generico richiamo alle vittime di tutte le guerre.
• L’USR Lazio ha diffuso una nota per impedire che nei collegi si discutano temi di attualità politica, riducendo la scuola a un mero luogo burocratico.
Non ci faremo zittire
La scuola è luogo di formazione e di coscienza critica. Ogni scelta didattica e pedagogica è anche politica, perché riguarda il mondo in cui viviamo. Non permetteremo che il dibattito e la solidarietà vengano messi a tacere. Ora che la voce della scuola si fa sentire ancora più forte vogliamo invertire la tendenza di coloro che hanno provato a rendere gli organi collegiali spazi di informazioni meramente burocratiche invece che spazi si confronto e dibattito come dovrebbero essere.
Il 22 settembre scioperiamo insieme a colleghe e colleghi, a studentesse e studenti, a tutte le lavoratrici e i lavoratori, con chiunque rifiuti il silenzio davanti al massacro del popolo palestinese.
La scuola sciopera. La scuola resiste. La scuola sta dalla parte della Palestina.