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AL FIANCO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI IN LOTTA

AL FIANCO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI

In questi giorni sono stati tantissimi gli studenti e le studentesse che sono scesi nelle piazze di tutta Italia per esprimere la loro rabbia per la morte di Lorenzo, un ragazzo di 18 anni ammazzato da questa società, in fabbrica quando invece doveva stare a scuola.

La risposta brutale delle forze dell’ordine ha mostrato il vero volto di questo governo, che a parole difendere il futuro dei giovani mentre nei fatti li condanna a un presente di precarietà e miseria, e li manganella se osano alzare la testa contro un’idea di scuola votata agli interessi delle imprese.
Come Potere al Popolo siamo al fianco degli studenti che lottano per un mondo diverso, che hanno occupato le scuole in questi mesi, che si sono mobilitati per l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, che oggi scendono in piazza contro la decisione del ministro Bianchi di ripristinare la maturità come se negli ultimi due anni non fosse successo nulla, dopo decenni di tagli all’istruzione e dopo due anni di pandemia in cui la scuola è stata sempre messa all’ultimo posto nelle priorità di questi governi che nulla hanno fatto per risolvere I problemi strutturali della scuola italiana costringendo un’intera generazione a una didattica a singhiozzo, privandola del diritto allo studio.

Non cadiamo nella trappola trita e ritrita in cui cerca di farci cadere la ministra Lamorgese, brava a lasciare campo aperto ai fascisti in autunno quanto oggi a parlare di infiltrati dopo le manganellate calate su giovanissimi studenti: mentre anche il sottosegretario agli Interni della Lega sostiene che le cariche non ci siano state, noi abbiamo subito presentato con il nostro senatore Matteo Mantero un’interrogazione parlamentare su questi fatti vergognosi. Così come non ci facciamo ingannare dalle lacrime di coccodrillo o di indignazione di chi è stato artefice e complice delle scelte politiche che hanno svuotato la scuola del suo ruolo di emancipazione per renderla solo un contenitore in cui preparare i precari di domani, mettendosi sulla scia di quei ministri che invocano fabbriche sicure in cui sfruttare i ragazzi durante quelle che dovrebbero essere ore dedicate all’educazione e alla formazione.

Per queste ragioni salutiamo con entusiasmo l’importante assemblea nazionale promossa dalla Lupa a cui hanno aderito decine di collettivi e coordinamenti studenteschi in tutta Italia, che si terrà a Roma domani e dopodomani, con la speranza che la determinazione e la rabbia degli studenti in lotta possa essere la miccia per dare vita a una reale opposizione sociale a questo governo e a questa idea di società malata, in grado di unire e generalizzare le lotte, come hanno dimostrato gli studenti e le studentesse scesi in piazza al fianco dei lavoratori e dei sindacati conflittuali nel nostro Paese.

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