Come movimento politico che si riconosce fin dall’inizio nei valori del femminismo e dell’uguaglianza di genere, oggi Potere al popolo! scende in piazza a sostegno del diritto all’aborto libero, sicuro e gratuito.
Nonostante il recente cambio di governo, infatti, sappiamo bene che esiste una triste continuità delle scelte politiche riguardanti la libertà di scelta delle donne e la loro autodeterminazione: il numero elevatissimo di obiettori di coscienza in tutto il paese ci racconta una realtà in cui il diritto all’aborto resta troppo spesso astratto e vago, mentre nella concretezza mille ostacoli impediscono alle donne di abortire liberamente, in maniera sicura e gratuitamente. Se nella sanità pubblica, infatti, la piaga degli obiettori colpisce soprattutto le donne delle classi più povere, spostandosi nel settore privato le cose cambiano radicalmente: davanti alla possibilità di guadagno tanti scrupoli morali vengono meno e, almeno chi se lo può permettere, può abortire in maniera meno complicata.
Oltre a questo, parlare di aborto significa anche parlare di condizioni di vita materiale ed economica: quante donne sono ancora costrette a rinunciare a tenere un figlio perchè impossibilitate a mantenerlo economicamente o condannate a una vita di precariato e lavoretti part-time senza ricevere alcun sussidio e aiuto dalle istituzioni? E’ anche per questo che non ci aspettiamo miglioramenti da un governo che porta avanti le ragioni del profitto e che vede nelle donne o una parte di forza lavoro da sfruttare più facilmente sul mercato , o uno strumento per compensare gli effetti dei tagli al welfare e ai servizi sociali che non intendono diminuire. D’altra parte, i continui tagli ai finanziamenti per consultori e centri antiviolenza e il recente sgombero dell’importantissima realtà di Lucha y Siesta a Roma ci dimostrano che il femminismo viene declinato troppo spesso solo nelle parole e mai nei fatti. Come scrivono spesso le compagne argentine, l’aborto è anche una questione di classe e come tale riguarda le donne di quel popolo a cui vogliamo ridare voce e potere.
Siamo convinti che sia necessario continuare a lottare in tutto il mondo per difendere i diritti che abbiamo già conquistato e ottenerne di nuovi, come ci insegna il movimento femminista che attraversa il mondo intero e che ha portato a vittorie importanti anche di recente, come l’introduzione del diritto all’aborto in Irlanda lo scorso dicembre e a Oaxaca (Messico) qualche giorno fa. Scendiamo in piazza oggi a sostegno di tutte le donne che ancora non hanno accesso a questo diritto nel mondo , ma anche per continuare a difenderlo con le unghie e con i denti qui da noi, sostenendo le mobilitazioni del movimento femminista di Non Una Di Meno e di tutte le realtà e movimenti che portano avanti l’idea dell’uguaglianza di genere nelle sue rivendicazioni più concrete e radicali.
Continueremo a farlo sempre, scendendo in piazza e in strada per una società libera da ogni forma di oppressione, dominio e sfruttamento: lottare contro la violenza di genere è imprescindibile per costruire un mondo diverso!