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[ROMA] EX MERCATI GENERALI: UN ALTRO PEZZO DI CITTÀ NELLE MANI DELLA SPECULAZIONE IMMOBILIARE

Ancora una volta, con la firma della convenzione integrativa del sindaco Gualtieri per il progetto degli ex mercati generali, assistiamo ad un gravissimo attacco al patrimonio pubblico della città, con un’area già al centro di mire immobiliari definitivamente sottratta alla gestione pubblica, il tutto nella assoluta assenza di dialogo con la città e con l’aperta complicità dell’intero panorama politico cittadino.

Utilizzando vuote formule quali “riqualificazione urbana”, viene portato avanti l’ennesima grande operazione immobiliare privata da parte di un fondo quale Hines, che tra l’altro risulta coinvolto nel caso Milano che è scoppiato poco tempo fa.

Ancora una volta ci viene data la dimostrazione di come questo modello di città sia piegato agli interessi dei grandi fondi immobiliari, come dimostra la ridicola dichiarazione di pubblica utilità per un progetto che vedrà sorgere uno studentato di lusso, che garantirà al concessionario ben 21 milioni di ricavi l’anno e che, essendo accessibile unicamente ad una minoranza di studenti ricchi, non allieverà minimamente una crisi abitativa che, anche a livello studentesco, è ormai drammatica.

È significativo notare come tutto ciò avvenga in un municipio, l’VIII, che da decenni viene amministrato da quel centrosinistra che oggi promuove le logiche della speculazione incarnate dal modello giubileo e che ci dimostra come la favola della rigenerazione urbana in verità nascondi la più spregevole predazione del territorio da parte di interessi privati.

Di fronte a tutto questo, appare sempre più necessario un modello di città alternativo, una Roma città pubblica che si opponga alle mire immobiliari e speculative e che rimetta al centro gli interessi dei suoi abitanti, soprattutto di quei quartieri popolari che vivono ogni giorno i risvolti drammatici di questo modello.

Inoltre, di fronte alla solite procedure antidemocratiche, come dimostra la totale estromissione dal processo decisionale degli abitanti del territorio, a cui sono stati resi inaccessibili i documenti fondamentali quali il bando di gara e la prima convocazione, continuiamo a chiedere l’indizione di un consiglio comunale aperto in cui Gualtieri risponda delle azioni che sta portando avanti.

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