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[POZZUOLI] CRISI SISMICA A POZZUOLI. PAP: «NON CONTEREMO I NOSTRI MORTI! LA SICUREZZA DELLA POPOLAZIONE DEI CAMPI FLEGREI È LASCIATA IN MANO A UNA CLASSE DIRIGENTE CRIMINALE

Ieri, anche Potere al Popolo! era presente alla conferenza stampa a Pozzuoli sull’attuale crisi bradisismica. Da questa conferenza la popolazione dei Campi Flegrei avrebbe dovuto ottenere risposte concrete su come si intende affrontare la crisi. Ciò che ha ottenuto, invece, sono state delle risposte vuote, senza uno straccio di impegno concreto da parte dei responsabili. Per questo, Potere al Popolo ha preso parola: “Noi che viviamo in questa città lo abbiamo visto nei momenti successivi alle scosse, che ci si è fatti trovare ancora una volta impreparati. Data la lentezza e la disorganizzazione con cui si è affrontato il sisma del 20 maggio scorso, ci siamo chiesti se le autorità competenti avessero usato questi mesi per fare una pianificazione per ogni tipo di scenario possibile. Per questo, abbiamo posto una semplice domanda: dato che anche questa volta ci si è fatti trovare impreparati e non è stato dato l’adeguato supporto alla popolazione, alla prossima scossa, che per quanto ci dicono gli esperti può anche essere di grado 5, sapete cosa fare? La risposta è stata «cadono i palazzi e contiamo i morti».” dichiara Fabrizio d’Agostino, militante di Potere al Popolo di Pozzuoli. Andrea Ponticelli, anche lui militante di PaP, è intervenuto aggiungendo “Le prime scosse che hanno superato magnitudo 4 risalgono a settembre 2023, da allora ci sono stati due sciami (quello di maggio 2024 e l’attuale) che hanno scosso la popolazione e hanno creato danni. In questo anno e mezzo non c’è ancora stato un intervento concreto di messa in sicurezza delle abitazioni e della creazione di un piano di intervento per ogni livello di impatto del fenomeno. Questa è una gestione criminale del fenomeno e loro stanno agendo da criminali, qualcuno doveva pur dirglielo. La sicurezza di cui abbiamo bisogno è quella del nostro territorio e delle nostre abitazioni, non quella dei loro decreti e delle loro zone rosse!”

In questa situazione la popolazione dei Campi Flegrei ha bisogno, prioritariamente, di due cose:
Creazione di un piano di emergenza stratificato, in cui per ogni livello di impatto del fenomeno ci sia un protocollo d’azione. Non si può lasciare la popolazione a sé stessa, bisogna agire tempestivamente per dare sicurezza (quella vera, delle nostre vite, non quella dei loro decreti);
Realizzazione di controlli dell’antisismicità degli edifici con conseguente piano di messa in sicurezza. Una verifica delle lesioni che sia tempestiva e capillare, strada per strada, edificio per edificio. Il piano deve prevedere inoltre il collocamento delle persone sfollate a causa di inagibilità degli edifici in strutture ottenute tramite requisizione diretta da parte dello Stato.

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