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[NOLA] Siamo tutte e tutti Teresa!

FINO AL RITIRO DEL LICENZIAMENTO!
Ci sono governi e parlamenti che, in sostanziale continuità l’uno con l’altro, regalano soldi alle aziende e approvano provvedimenti che rendono più facile la vita alle imprese.
Ci sono aziende, dalle grandi multinazionali alle piccole e medie aziende che licenziano, chiudono, emettono provvedimenti disciplinari.
Ci sono lavoratrici e lavoratori che non abbassano la testa, arrendevolmente, dinanzi al peggioramento continuo delle condizioni di lavoro, dinanzi alla violazione delle più basilari regole sulla sicurezza. Ci sono lavoratrici e lavoratori che “osano” chiedere il rispetto dei contratti, rivendicare aumenti di stipendio, trattamenti rispettosi della dignità individuale e collettiva.
Siamo noi, uomini e donne che non accettiamo che l’unica strada sia quella di subire continuamente, di perdere un pezzettino oggi e un altro domani.
Siamo la diga della dignità. E siamo coloro contro cui si scatena tutta la forza di fuoco di chi vuole dinanzi a sé un deserto.
Siamo Teresa Simonetti, licenziata dal Consorzio “The Queen”, che ha in gestione l’appalto dei servizi di pulizia dell’ASL/Napoli3, perché rea di aver espresso giudizi non lusinghieri sulla propria azienda in una chat di whatsapp. Non c’è due senza tre potremmo dire. Perché è la terza volta che “The Queen” ci prova. Le prime due volte gli è però andata male: Gina e Pasqualina, dapprima licenziate, hanno vinto la propria battaglia e i licenziamenti sono stati ritirati!
Oggi è la volta di Teresa.
Siamo Teresa perché ognuna e ognuno di noi, sul proprio posto di lavoro, che sia a nero, “a grigio”, col Jobs Act o meno, fa esperienza quotidiana dell’arroganza di imprenditori che, forti dei loro soldi, dei loro legami e di istituzioni che si fanno portavoce dei loro interessi, calpestano la nostra dignità.
Siamo Teresa perché il coraggio nell’iscriversi a un sindacato conflittuale e mal visto è lo stesso di tante e tanti di noi. Perché sappiamo bene che può sembrare più saggio star zitti e far finta di niente, ma che il coraggio di Teresa è quello che solo può migliorare le nostre vite e quelli dei nostri colleghi e dei nostri cari.
Siamo anche noi Teresa perché se pensano che con un licenziamento ci costringeranno in un angolo, ci rinchiuderanno nella solitudine, si sbagliano di grosso.
Siamo Teresa perché l’ingiustizia subita da uno dei nostri, da una delle nostre sorelle, delle nostre madri, dalle nostre amiche, è un’ingiustizia che colpisce al cuore tutte e tutti noi.
Per questo stamattina Potere al Popolo! è qui. Perché Teresa è tutte e tutti noi. E tutte e tutti noi siamo Teresa.

BASTA LICENZIAMENTI!
TERESA DEVE TORNARE SUBITO A LAVORARE!

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