
300.000 euro saranno spesi per aggiungere video sorveglianza nel centro città, in particolare nella zona di via Ricasoli:”spesso animata da manifestazioni cittadine e cortei” come si legge nel patto per la sicurezza urbana sottoscritto da Salvetti e dal Prefetto Dionisi, rappresentante del governo in città.
Non solo, si rincara la dose con la più classica criminalizzazione del movimento per la Palestina e per il popolo di Gaza, facendo un processo alle intenzioni del tutto insensato viste le numerose manifestazioni che, passando appunto per il centro cittadino, non si sono mai risolte in danni o scontri di alcun tipo.
Si dice invece che visto che “adiacente si trova piazza Benamozegh con la Sinagoga. Al fine di evitare e scongiurare che i numerosi cortei sfocino in atti di violenza o disturbo della pubblica incolumità, e per evitare inoltre che singoli o gruppi di facinorosi compiano atti di violenza nei confronti del vicino centro di culto della comunità ebraica e/o verso i membri della comunità stessa”.
Ancora una volta si rinuncia a promuovere una sicurezza “sociale”, collettiva, che passi attraverso migliori condizioni di lavoro, salari più alti, tetti agli affitti e miglioramento del welfare, mentre si criminalizza e colpisce chi per questi diritti lotta ogni giorno.
Pensare che il problema “sicurezza”, problema che in buona parte è stato artificialmente creato negli ultimi dieci anni da media e informazione legati al centrodestra come al centrosinistra, possa essere causato da una supposta “decadenza morale” è profondamente falso, la vera sicurezza esiste solo nel benessere sociale, economico e collettivo.
Come al solito comunque, ci viene ricordato come il Decreto Sicurezza voluto da questo governo sia solo il punto d’arrivo di una spinta securitaria e di delegittimazione e criminalizzazione delle lotte che viene da governi PD, 5S e di Centrodestra, non certo un processo iniziato ieri.