
Mercoledì 20 agosto, al Comune di Grottaminarda, si è tenuta una partecipata assemblea con più di 50 persone provenienti da diversi comuni dell’Irpinia e del Sannio, per discutere la piattaforma rivendicativa e definire i prossimi passi della mobilitazione per il diritto all’acqua.
L’incontro nasce in risposta a una crisi idrica strutturale che da troppo tempo colpisce il territorio servito da Alto Calore.
Numerose le testimonianze dirette di cittadine e cittadini che ogni giorno subiscono disagi crescenti, a causa di ripetute – e spesso improvvise – interruzioni del servizio idrico. Durante l’assemblea sono stati fissati gli elementi chiave della vertenza e i prossimi appuntamenti di lotta, nel solco del referendum del 2011, tradito da scelte politiche che vanno in direzione opposta alla volontà popolare.
Le richieste del Comitato vanno dallo stop agli aumenti tariffari ai fondi straordinari per il rifacimento delle reti al coinvolgimento del Governo e dell’Europa alla gestione pubblica, trasparente e partecipata.
Sentiamo parlare di investimenti per il riarmo e per grandi opere inutili e dannose, mentre nei rubinetti a mancare è l’acqua.
È vero che il Governo Meloni, per le cosiddette “aree interne”, non ha previsto altro che un accompagnamento alla morte – come dimostra il PSNAI – ma senza acqua questo processo accelererebbe in maniera irreversibile.
Constatiamo, altresì, una – a dire il vero poco sorprendente – sintonia tra ultradestra al governo nazionale e centrosinistra al governo regionale in materia di privatizzazioni. Se Piantedosi auspica una soluzione attraverso il voto, De Luca, in questi anni, non è rimasto a guardare: ha gettato le basi per l’ingresso dei privati anche nella Grande Adduzione.
Ci vediamo il 25 agosto alle 14:00 ad Avellino davanti la sede ACS in concomitanza con l’asssemblea dei soci ed il 27 agosto a Napoli sotto l’Ente Idrico Campano.
Nessun profitto sull’acqua! Controllo popolare e alternativa politica possono salvarci!
Giuliano Granato: “Sottoscriviamo il Patto per l’Acqua elaborato e proposto dal Comitato Uniamoci per l’Acqua e dal Coordinamento Campano per l’Acqua Pubblica. Siamo in prima fila contro ogni ipotesi di privatizzazione, contro gli ingiusti aumenti tariffari, per un piano straordinario di rifacimento delle reti idriche.In politica servono chiarezza e coerenza: nel centrosinistra il rischio è che, per una poltrona, chi va con lo zoppo – al netto delle belle parole e delle promesse elettorali – finisca per imparare a zoppicare, o peggio, a fare da stampella! Quanto a Piantedosi per un vero Decreto Sicurezza, avrebbe dovuto garantire la sicurezza dell’accesso all’acqua, invece di criminalizzare i poveri e le lotte sociali. Facciamo nostre le parole del Comitato: non vogliamo capri espiatori a settimane alterne. Per Alto Calore chiediamo acqua nei rubinetti, cantieri veri e conti chiari!”