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[CAMPANIA] LA REGIONE SI RINNOVA: DE LUCA VINCE ANCORA!

Finalmente ci siamo! Dopo oltre due anni di un percorso complesso, oggi parte la riorganizzazione degli uffici regionali.

Il nuovo organigramma, definito la scorsa estate e previsto per gennaio, ha subito un brusco rallentamento: le nomine dirigenziali si sono intrecciate con le tensioni politiche regionali, diventando terreno di scontro tra i vari potentati locali

TUTTO CAMBI AFFINCHE’ NULLA CAMBI!

Dopo una lunga serie di rinvii, la situazione si è sbloccata, quasi per magia, nel pieno della campagna elettorale, a pochi giorni dallo scioglimento del Consiglio regionale.

Lo “sceriffo” ha blindato i suoi fedelissimi ai vertici dell’amministrazione, confermando i dirigenti nei principali settori strategici: sanità, lavoro, istruzione e formazione, Protezione Civile, agricoltura, mobilità, cultura, turismo e altri ancora.

Le nomine non sono affatto secondarie: i dirigenti apicali gestiscono concretamente le politiche pubbliche e intrecciano importanti relazioni con attori pubblici e privati.

L’elenco dei confermati è lungo, ma per capirne il peso, analizziamo due figure chiave della squadra di Vincenzo De Luca.

ANTONIO POSTIGLIONE, DIRIGENTE PUBBLICO
AL SERVIZIO DELLA SANITA’ PRIVATA

Cominciamo da Antonio Postiglione, nominato alla guida della Direzione Generale “Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale”, ovvero il settore che gestisce la principale voce di spesa del bilancio regionale.

Le sue competenze spaziano dalla pianificazione della rete ospedaliera alla gestione dei servizi territoriali (medicina generale, ambulatori), dall’accreditamento delle strutture private agli acquisti, dal personale sanitario all’assistenza socio-sanitaria, fino all’organizzazione dei consultori.

Senza entrare nel merito del suo operato, è utile ricordare alcuni episodi legati alla sua carriera, a partire dall’inchiesta che lo ha visto accusato di corruzione, abuso d’ufficio e induzione indebita per aver favorito la clinica privata Pineta Grande di Castel Volturno, gestita da Vincenzo Schiavone.

Postiglione è stato, inoltre, indagato per concussione, insieme al consigliere regionale Giovanni Zannini (eletto nel listino di De Luca), con l’accusa di aver abusato del suo potere per rimuovere Enzo Iodice, direttore sanitario dell’ASL di Caserta.

ROBERTA SANTANIELLO
TRA POLITICA E AMMINISTRAZIONE

Un’altra conferma di peso è quella di Roberta Santaniello, già a capo dell’Ufficio di Gabinetto di De Luca e poi coinvolta in settori chiave: PNRR, edilizia sanitaria, opere pubbliche strategiche.

Dirigente di spicco del PD irpino, incarna il legame stretto tra politica e alta burocrazia. Nel 2015 si candidò nella coalizione che portò alla prima giunta De Luca.

Anche la sua carriera è segnata da ombre: la Procura di Napoli l’ha accusata di aver passato informazioni riservate alla ditta MED in merito al maxi appalto per i Covid center.

LA RIVINCITA DEL “CACICCO”

In definitiva, la riorganizzazione degli uffici regionali si è rivelata un’occasione mancata per rendere più efficiente la macchina amministrativa. Si è trattato, piuttosto, di uno strumento utilizzato da De Luca per rafforzare il proprio controllo in vista della prossima consiliatura.

Sul piano politico, l’accordo con Elly Schlein ha spento le speranze di chi auspicava un ricambio nella classe dirigente locale. Si va configurando, piuttosto, un campo largo – anzi, larghissimo – che blinderà l’attuale sistema di potere semi-feudale.

A questo punto la domanda è inevitabile: Fico lascerà i “colonnelli” di De Luca al loro posto o tenterà una rottura vera, premessa necessaria per qualsiasi cambiamento?

Per ora, tutto fa pensare che l’intero centrosinistra sia pronto a ingoiare il rospo, pur di non restare fuori dalla spartizione del ricco bottino garantito dal bilancio regionale.

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