Liguria

[Roma] Documento dell’assemblea di Potere al Popolo III municipio

Roma Potere al Popolo

Car@ compagn@

Come assemblea di PaP del III municipio, vogliamo contribuire al dibattito legato alla costruzione organizzativa di Potere al Popolo, con una riflessione sulla recente elezione dello statuto, sulle prossime consultazioni per la scelta dei rappresentanti e dei portavoce, ma soprattutto sul futuro di questo importante progetto di aggregazione della sinistra anticapitalista e comunista.

E’ evidente anche ai compagni più entusiasti che, il percorso di Potere al Popolo negli ultimi mesi ha subito una battuta di arresto, con una progressiva crescita delle tensioni interne, l’uscita di alcune delle organizzazioni fondatrici, ed il rischio di una pesante lacerazione in relazione alle modalità ed agli esiti della votazione sullo statuto, lacerazione che si sostanzia purtroppo anche in pesanti litigi, provocazioni e mancanze di rispetto tra compagni.

 

Avendo da sempre praticato il metodo del consenso e la ricerca della sintesi come prassi politica nella nostra attività in III municipio, già il 21 settembre avevamo chiesto con forza di modificare le modalità di votazione dello statuto, evitando i due documenti contrapposti e presentando uno statuto unico a tesi emendabili.

Purtroppo il nostro appello è rimasto inascoltato, come quelli di tanti altri compagni dei vari territori, delusi dalle contrapposizioni determinate dal lavoro svolto nel coordinamento nazionale provvisorio, per cui dopo diverse vicissitudini ed addirittura il ritiro dello statuto 2 da parte dei suoi presentatori, su 9.091 accreditati, 1.770 non si sono attivati mentre, hanno votato lo statuto 1 poi risultato vincitore, 3.332 compagni/e.

I dati sono stati diversamente interpretati dalle diverse strutture in competizione, ma è evidente, indipendentemente da ogni altra considerazione, che se solo 3332 persone su oltre 9000 si riconoscono nelle attuali regole di PaP, un problema c’è ed i problemi vanno affrontati, prestando la necessaria attenzione.

Al di la degli elementi di divisione di cui si è già discusso (l’elezione diretta dei due portavoce tramite piattaforma, le decisioni importanti prese col 50%+1 etc.) come PaP III riteniamo ad esempio che, il mancato riconoscimento di assemblee locali come la nostra e dei loro portavoce sia un problema grave, come grave è la mancanza dei necessari riconoscimenti alle assemblee tematiche (lavoro, ambiente, scuola, sanità…) che più di altre istanze possono contribuire all’organizzazione del conflitto. E pensiamo che sarebbe stato utile prestare maggior attenzione alla rotazione continua e revocabilità dal basso di tutti i delegati e i portavoce, per evitare pericolosi leaderismi e burocrazie rigide.

Come compagni e compagne del III municipio continuiamo a credere che Potere al Popolo abbia enormi possibilità, se sapremo risolvere i problemi che abbiamo creato, ricucendo strappi che potevano essere evitati, ascoltando le voci critiche e riprendendo lo spirito iniziale della fondazione di PaP.

Siamo convinti che la giusta interpretazione dello slogan “indietro non si torna”, sia quella di cercare, in ogni modo, di far crescere Potere al Popolo, senza lacerarlo e “farlo tornare indietro” dal punto di vista dell’entusiasmo e della partecipazione.

In questo senso facciamo le seguenti proposte:

  1. Lo statuto, pur approvato con evidenti difficoltà e pesanti divergenze, venga riconosciuto seppur temporaneamente, ma nei prossimi mesi si apra una riflessione comune per migliorarne le caratteristiche, anche sulla base delle future osservazioni e necessità che verranno rilevate.
  2. Le prossime votazioni dei due portavoce e dei rappresentanti dei territori, che costituiranno il coordinamento nazionale, non si trasformino in un ulteriore scontro, ne in un tentativo da parte di una parte del movimento, di mettere le mani sulle leve di comando di PaP senza tener conto delle diverse sensibilità che in esso coabitano.
  3. Venga subito risolto il problema della mancanza di condivisione degli strumenti di comunicazione interna. Tali strumenti devono essere gestiti democraticamente e come tali le password e le chiavi di accesso devono essere condivise da compagni appartenenti alle diverse realtà che hanno dato vita a PaP, non solo da alcuni di essi. In un percorso comune, lealtà, fiducia, condivisione e rispetto reciproco sono essenziali.
  4. Venga avviato un immediato confronto sulle questioni politiche derimenti, a partire dalle modalità di partecipazione alle prossime elezioni europee, che a nostro avviso dovrà necessariamente avvenire nell’ambito stabilito dal documento di Lisbona, firmato da France Insoumise, Podemos e Bloco de Esquerda e sottoscritto da Potere al Popolo!

 

Invitiamo il coordinamento di PaP Roma e quello provvisorio nazionale a prendere in considerazione le nostre proposte, a trasmettere il comunicato alle compagne ed ai compagni aderenti, a permetterci di intervenire in assemblea nazionale per esporre il nostro punto di vista.

Potere al Popolo!!

 

18/10/18

Assemblea di PaP III municipio

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