Emilia Romagna

Imola: una città amministrata dal Sindacato Autonomo di Polizia?

La fallimentare esperienza del M5S a Imola si è conclusa dopo poco più di un anno. Un’amministrazione che si è velocemente spostata verso la Lega, complice la relazione della sindaca Sangiorgi con il capogruppo leghista in consiglio comunale, estromettendo rapidamente tutti gli esponenti piu’ di “sinistra” (o quantomeno meno di destra) del M5S, per fare posto a personaggi quali Andrea Longhi, già condannato per abusi in divisa (lesioni, falso e calunnia)
L’amministrazione grillino/leghista si è contraddistinta tra le altre cose per l’applicazione del Daspo urbano, la richiesta di dotare del taser le forze dell’ordine e l’introduzione della videosorveglianza nelle scuole.

Dopo le dimissioni della Sangiorgi e lo sfacelo del M5S è stato nominato il commissario prefettizio che amministrerà la città fino a nuove elezioni.

Si tratta di Nicola Izzo, già dirigente nazionale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) e dirigente di polizia sotto il cui operato si sono svolte azioni repressive particolarmente feroci. Si distingue in particolare per essere stato questore a Napoli nel marzo 2001, quando nella caserma Raniero vi furono gravi violenze su decine di manifestanti, con episodi che anticiparono le tristemente famose torture alla caserma Bolzaneto durante il G8 di Genova.

Ma non è la prima volta che Imola si ritrova ad essere amministrata da un esponente del SAP, sindacato di polizia che negli anni si è distinto per grottesche posizioni di contrarietà all’introduzione del reato di tortura e per la difesa ad oltranza degli assassini di Cucchi ed Aldrovandi.
Durante la giunta Sangiorgi era stato nominato il già citato assessore Andrea Longhi, che negli ultimi periodi si era preso un protagonismo tale da farlo sembrare il vero sindaco della città, tanto da essere nominato vicesindaco per poche ore prima dello scioglimento della giunta.

Imola non ha bisogno di passare la propria amministrazione da un dirigente del SAP all’altro, la città ha bisogno di un cambio di passo radicale nelle politiche sociali, abitative, ambientali, di genere e di tutela delle fasce più deboli della popolazione e di chi lavora.
Cosa che né il PD con Manca, né la Lega travestita da M5S della Sangiorgi hanno dimostrato di saper fare.
Come Potere al popolo saremo presenti in città per mostrare un’alternativa concreta, solidale, dal basso a questa assurda amministrazione cittadina e a un modello di società che non ci appartiene, proprio a partire dalle lotte concrete sul territorio di rivendicazione dei diritti di tutte e tutti.

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