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[Genova] Lavoratore Amt: “Perché il trasporto deve restare pubblico”

Un lavoratore dell’AMT, l’azienda di trasporto pubblico di Genova ci racconta la loro situazione.

Dopo il crollo del ponte Morandi gli sono stati chiesti infatti notevoli sacrifici per affrontare la difficilissima situazione del traffico cittadino. Ed è proprio la natura pubblica dell’azienda che permette di gestire la situazione prontamente, senza perdersi in contenziosi infiniti e senza dover lottare disperatamente perché il privato non ne approfitti per rimpinguare le proprie tasche. D’altronde la stessa tragedia di pochi mesi fa era proprio il frutto della concessione di Autostrade a privati…

Ma come ha fatto l’azienda a rimanere pubblica? Proprio grazie alla mobilitazioni dei lavoratori, che nel 2013 si opposero con tutta la forza alle prospettive di una cessione a privati. Cinque giorni di scioperi selvaggi in difesa della pubblicità del servizio e delle condizioni di lavoro conquistate in anni di lotte. Per questo sciopero ora sono stati condannati a pagare 2.500€ di multa a testa, in questi stessi giorni in cui stanno portando avanti il servizio tra mille servizio.

Sentite allora cosa hanno da dirci rispetto all’imminente referendum dell’11 Novembre nella nostra città.

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