Lombardia

Brescia: report dell’assemblea

Brescia report dell'assemblea potere al popolo

Questa è l’introduzione condivisa nella riunione organizzativa di lunedì 11 e letta mercoledì 13 dicembre all’apertura dell’Assemblea di presentazione di “POTERE AL POPOLO – Brescia”

Sabato 18 novembre a Roma al teatro Italia è stata fatta un’assemblea che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e di rappresentanze politiche e sociali che agiscono sui territori: questi soggetti hanno deciso insieme di dare vita a un percorso politico che parte dai bisogni quotidiani di ognuno di noi.
L’evento ha avuto una valenza politica molto importante perché ha segnato la rottura con la sedicente sinistra istituzionale, quella sinistra che si presenta solo quando ci sono scadenze elettorali, che è disposta a fare alleanze a qualsiasi costo pur di ottenere una poltrona in parlamento, una sinistra che ti promette ogni bene in campagna elettorale, ma che poi si ritrova a servire solo e unicamente le indicazioni dei padroni di questo sistema.
Questa nuova esperienza parte dal nostro bisogno di rappresentanza, dal momento stesso in cui nessuno ci rappresenta noi ci organizziamo e ci rappresentiamo da soli facendo nascere una componente sociale che parta dai bisogni e dalle necessità di coloro che faticano a sopravvivere nella propria quotidianità, dando voce a chi ha subito sulla propria pelle le privatizzazioni, ai lavoratori, ai precari, ai pensionati, a chi vive l’emergenza abitativa, agli esclusi dal diritto di cittadinanza, agli esclusi del sistema sanitario, agli studenti dell’alternanza scuola-lavoro, ai richiedenti asilo costretti a lavorare in condizioni di schiavitù, a chi prova a dar vita a spazi pubblici sottraendoli alla mercificazione, alle tante vertenze territoriali che si oppongono alla speculazione e all’inquinamento.
Tutto questo e altro ancora è uscito nell’assemblea di Roma del 18 novembre 2017.
Per questi motivi abbiamo deciso di essere presenti nella campagna elettorale come “Potere al popolo” al posto dei politici di professione, dei carrieristi e dei venditori di fumo …
Perché vogliamo dare voce a chi non ha voce, e candidare chi fatica, chi non ha grandi risorse, chi non si rassegna, chi lotta e sta dalla parte di chi soffre.
Per raggiunger questo obiettivo dobbiamo superare la sensazione di sconfitta e di rassegnazione che ci ha portato alla stagione del “meno peggio” e dell’illusione di avere “governi amici”, dobbiamo aver ben presente che i cosiddetti “governi amici” di centro sinistra sono quelli che maggiormente hanno distrutto lo stato sociale, impoverito milioni di persone e instaurato lo stato di polizia. La nostra presenza alla scadenza elettorale del marzo 2018 non deve essere vista come l’ennesima riproposizione di una nuova componente che si affaccia al mondo della politica istituzionale per avere uno spazio in parlamento.
Noi intendiamo utilizzare la scadenza elettorale come strumento che concretizzi la rinascita di un movimento unitario di lotta delle classi sfruttate.
Le piazze devono essere il nostro unico punto di riferimento in quanto sono le istanze dei bisogni di tutti gli sfruttati.
Le piazze sono il nostro unico “governo”.

Oggi se vogliamo rinascere lo dobbiamo fare senza distinzioni di provenienza con tutti coloro che lottano per la propria e altrui sopravvivenza su un terreno radicale non più di compromesso sociale.
Dobbiamo riappropriarci della cultura del conflitto e della partecipazione per costruire un potere popolare che sappia vigilare e prendere la parola su tutto ciò che ci riguarda direttamente. Dobbiamo saper restituire alle classi popolari il controllo della produzione e della distribuzione della ricchezza. Dobbiamo rimettere al centro il lavoro, la sicurezza del nostro territorio, la scuola, la sanità, le pensioni, l’accoglienza e togliere ossigeno alla cultura della guerra. Dobbiamo realizzare la democrazia e per farlo la democrazia non può essere che popolare …
E per poter fare tutto ciò dobbiamo attuare a pieno nei suoi aspetti più progressivi la nostra Costituzione nata dalla Resistenza!
Quella Costituzione che volevano e vogliono toglierci perché è di intralcio ai loro disegni di egemonia neoliberista …
In poche parole, care compagne e cari compagni, dobbiamo rimettere al centro la VITA di ogni essere vivente, compresi gli animali che subiscono come noi la violenza del profitto …
Rivendichiamo noi di “potere al popolo” la nostra esistenza di donne e uomini liberi e solidali che non accettano nessun tipo di catene per il popolo degli sfruttati !!!

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