Lombardia

[Verona] Presidio per un’accoglienza umana

verona-accoglienza-umana

I fatti: Venerdi 13 luglio, sette persone, sette “richiedenti asilo”, vengono improvvisamente trasferite dalla cooperativa San Francesco, a cui era stata affidata la loro accoglienza, ad una contrada di Castagnè, comune di Mezzane, provincia di Verona.
I ragazzi all’arrivo trovano davanti alla casa un comitato spontaneo che li “accoglie” con urla, insulti e minacce.
Spaventati da una simile “accoglienza”, e costernati all’idea di vivere confinati in un posto tanto isolato e lontano dai percorsi di studio e lavoro che avevano iniziato, i richiedenti asilo si rifiutano di sottoscrivere il trasferimento.

La Prefettura quindi procede improvvisamente con la revoca dell’accoglienza, gettandoli per la strada da un momento all’altro senza cibo, abiti, protezione.
Un atto ingiusto che mostra la connivenza tra un sistema di accoglienza spesso inadeguato, che lucra sulla pelle dei migranti, e una Prefettura che si ritrova a fare il gioco di parti politiche razziste e discriminatorie.
Nel frattempo intorno alla casa di Castagnè, furtivamente “occupata” con tre richiedenti asilo rastrellati da altri centri di accoglienza della San Francesco, il comitato si è ingrossato con l’apporto di gruppi come “Verona ai Veronesi”, che si sono “auto-autorizzati” a presidiare e trascorrono il tempo tra birre, coretti razzisti, insulti, videoriprese ad ogni ora dei giovani abitanti.

Domani, dalle ore 9, saremo in presidio per chiedere che la Prefettura torni sui suoi passi e riammetta i sette ragazzi nel sistema dell’accoglienza.

Restiamo Umani!

Lascia un commento