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IL PARTITO, L’INSUCCESSO ELETTORALE E I PROSSIMI PASSI: LA NOSTRA INTERVISTA A DIE LINKE!

Come membri dell’assemblea regionale di Potere al Popolo Estero abbiamo deciso di creare uno spazio online per dare voce a formazioni politiche geograficamente lontane dall’Italia ma vicine in termini di ideali, lotte e aspirazioni. Come recita il documento politico di Potere al Popolo!, in quanto emigranti stiamo lavorando, con spirito internazionalista, a costruire legami con le altre organizzazioni socialiste e comuniste nel mondo. In questo spazio troverete le nostre conversazioni (in formato testo, audio o video), con alcuni degli esponenti di queste organizzazioni nel mondo. Questa rubrica d’informazione, inevitabilmente incompleta ma in costante divenire, vuole essere un contributo per analizzare l’incredibile quantità di aspetti in comune (e le differenze) fra la nostra esperienza e quelle a livello internazionale.

Buona navigazione!

#1 Potere al Popolo! intervista Die Linke a Gießen (Germania)
IL PARTITO DIE LINKE, L’INSUCCESSO ELETTORALE DELL’ANNO SCORSO E I PROSSIMI PASSI

Un’intervista con Desiree Becker e Stefan Häbich


Legenda: D sta per Desiree, S per Stefan.

Prima di cominciare, rispondete per favore sinceramente: Conoscete Potere al Popolo (PaP)?

S: No.
D: Ne ho già sentito parlare.

[Un paio di minuti vengono utilizzati per presentare PaP ai nostri interlocutori]

Ma parliamo di voi, Ali Al-Dailami, ex presidente della federazione del partito Die Linke nel distretto di Gießen, è entrato nel Parlamento tedesco in seguito alle recenti elezioni politiche di Settembre 2021. Voi due da Ottobre 2021 avete ufficialmente assunto la copresidenza della federazione distrettuale del partito. Il distretto di Gießen conta circa 270.000 abitanti, di cui circa 90.000 abitano a Gießen, mentre gli altri in 17 comuni ciascuno dei quali ha in media più o meno 10.500 abitanti. Quali differenti bisogni della popolazione avete potuto finora riscontrare tra chi vive in città e chi invece fuori città, in provincia? E quali bisogni stanno a cuore al vostro partito?

S: Una differenza per esempio la vediamo riguardo al trasporto pubblico locale: in città rivendichiamo la mobilità senza biglietto su bus e treno, fuori dalla città invece si tratta piuttosto dell’attrattività delle linee, vale a dire frequenza delle corse e coincidenze.

D: Anche nell‘ambito del mercato immobiliare vediamo differenze, per quanto concerne le abitazioni il distretto ha poco competenza, lì più che altro i lotti di terreno scarseggiano e molte case sono vuote o abitate solo da una persona. In città c‘è bisogno di più abitazioni di edilizia sociale per fermare la gentrificazione. Le persone vengono spinte ai margini della città perché non possono più permettersi i fitti in città.

S: Anche la tradizionale pratica degli appartamenti in condivisione soffre del fatto che tutti gli appartamenti siano venduti: si fa incetta di abitazioni, vengono rinnovate e poi affittate a più caro prezzo. A malapena se li possono permettere studenti e studentesse senza genitori ricchi.

D: Per noi i bisogni sociali ed ecologici delle persone sono ovviamente al primo posto. Perciò ci battiamo riguardo al trasporto pubblico, agli affitti e a un sistema sanitario esteso a tutte le zone e in mano pubblica.

Nominate per favore due esempi di un risultato positivo del lavoro del partito negli ultimi 5 anni su questo territorio.

S: Die Linke è stata negli ultimi anni all’opposizione, sia in città che nel distretto. Nonostante ciò siamo riusciti a far sì che fuori città venissero costruite più piste ciclabili e che in città presto si realizzi un esperimento relativo al traffico, per permettere a chi viaggia in bici e ai bus di poter circolare in maggiore sicurezza e velocità sul viale di circonvallazione del centro città. Il tasso di utilizzo della bicicletta a Gießen è ancora molto modesto, speriamo così che più persone utilizzino la bici e i mezzi pubblici e che in questo modo il trasporto individuale motorizzato si riduca nettamente, cosa che giova alla salute dei residenti e alla sicurezza della circolazione stradale.

D: Siamo riusciti inoltre a far si che città e distretto si dichiarassero „porto sicuro“ [Si riferisce all‘adesione alla campagna Sichere Häfen (tr. inglese: Safe harbours, in italiano: Porti sicuri) promossa da Seebrücke]. Con mille firme abbiamo spinto la politica ad accogliere più rifugiati dalle zone di crisi, attraverso la nostra continua richiesta e pressione nei parlamenti ci è riuscito di mantenere attuale il tema e di ricordare sempre di nuovo al distretto di esercitare i suoi diritti e doveri umanitari.

A livello di distretto di Gießen come lavora concretamente il partito Die Linke per la trasformazione sociale-ecologica?

S: Attraverso la partecipazione al governo della città abbiamo ora un contratto di coalizione che intende mettere in pratica proprio questa trasformazione. Finora abbiamo potuto installare più postazioni per bici a noleggio, alcune linee bus sono state estese e la rete delle piste ciclabili viene continuamente ampliata. In futuro devono essere messe a disposizione risorse affinché anche giovani che non ne hanno disponibilità possano comprarsi una bici. Abbiamo inoltre ora un diritto di prelazione per gli appartamenti, vale a dire la città può per prima comprare edifici e poi offrire questi sul mercato sociale degli appartamenti.

D: Nel distretto un compagno lotta da anni riguardo alla rete delle piste ciclabli e anche con successo. Inoltre ci stiamo impegnando affinché vengano liquidati incentivi per chi costruisce con criteri di rispetto per l’ambiente. Oltre a ciò abbiamo richiesto anche per il distretto la cosiddetta „tariffa sociale“, che si trova attualmente sotto esame. Se la nostra richiesta regge, allora presto coloro che hanno diritto a sussidi statali potranno viaggiare in bus e treno in maniera più conveniente. Dai banchi dell’opposizione la realizzazione delle nostre idee è qui qualche volta difficile.

Dalle elezioni politiche per il Bundestag [il Parlamento tedesco] sono già trascorsi più di tre mesi. Die Linke ha raccolto il 4,9 % dei consensi (nel 2013 avevate raggiunto l’8,6% e nel 2017 il 9,2 %). Anche se non ha superato la soglia di sbarramento del 5% vigente in Germania, il partito è ora rappresentato da 39 parlamentari. Ciò è dovuto alla cosiddetta Grundmandatsklausel, grazie ai tre mandati diretti ottenuti [il “mandato diretto” è paragonabile al collegio uninominale del sistema italiano]. Sul sito internet LINKS BEWEGT – Das Online-Magazin der Linke una pagina è dedicata a diversi contributi alla discussione riguardo all’esito delle elezioni politiche. Quali possibilità hanno avuto i membri del partito a Gießen (città e dintorni) di discutere personalmente sui cattivi risultati delle elezioni?

D: A causa della pandemia grandi tavoli di discussione sono complicati, a livello di Bundesland si è cercato tuttavia di organizzare i cosiddetti incontri regionali. Così abbiamo potuto confrontarci in Assia e abbiamo potuto trasmettere ai livelli superiori idee e stimoli provenienti dalle federazioni distrettuali. Die Linke si trova al momento in un processo di ri-orientamento e io penso che potrebbe ancora durare del tempo.

S: Nella stessa federazione di distretto ci siamo confrontati mediante videoconferenze, ma abbiamo condotto anche singole conversazioni. La frustrazione era per prima cosa grande, ma si è riusciti a motivare di nuovo i nostri membri. Per di più alcuni nuovi compagni e compagne si sono avvicinati al nostro partito.

Che conclusioni sono state raggiunte dopo la discussione? Quali passi sono stati pianificati?

D: Die Linke ha fondamentalmente un problema: dobbiamo lavorare al nostro profilo. Le nostre finalità non raggiungono più le persone. Le discussioni sono ancora in corso, è tutto da vedere ciò che ci aspetterà ai prossimi appuntamenti elettorali.

Quanti sono i membri del partito Die Linke a Gießen e nel distretto?

S: Abbiamo circa 200 iscritt*.

Stranieri e straniere sono nel distretto di Gießen 38460 [dato aggiornato al 31.12.2020: www.statistik.hessen.de/sites/statistik.hessen.de/files/AI7_j20.pdf]. Di questi 19820 dall’Europa (1410 italian* abitano a Gießen e dintorni), 12305 dall’Asia, 4875 dall’Africa. Quali possibilità di partecipare alla vita del partito hanno gli immigrati che non padroneggiano la lingua tedesca?

S: Innanzitutto: ognuno può diventare membro del nostro partito, che abbia o no la cittadinanza tedesca. Le barriere linguistiche rappresentano ciononostante un problema, dato che siamo un mucchio molto variegato. Ci sforziamo però di sostenere compagni e compagne che non parlano tedesco.

D: Siamo poi molto attivi nelle consulte degli stranieri o nelle associazioni culturali, così che siamo in un rapporto di scambio e confronto con la comunità migrante e quando c’è bisogno di aiuto lo diamo.

Desiree, Stefan, vi ringraziamo, a presto! E se a metà Gennaio si può dire ancora: buon 2022!

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