Quando ci siamo incontrati nella prima assemblea di Potere al Popolo a Varese con un rappresentante del gruppo dei fondatori di Napoli ci siamo promessi che avremmo dato il via ad un progetto politico basato su solidarietà, mutualismo, inchiesta sociale, lotte concrete per strappare diritti, abbracciando il mondo dell’associazionismo positivo di realtà come Un’altra storia e altre partecipanti.
Fin da subito sapevamo che sarebbe stato difficile e nonostante le non più rosee premesse abbiamo messo in piedi una lotta in ogni provincia d’Italia, abbiamo raccolto firme, fatto centinaia di assemblee, sostenuto posizioni difficili ma in grado di riportare alcune questioni fondamentali in una campagna elettorale terribile e tutto senza alcuna risorsa finanziaria!
Oggi abbiamo 370mila voti da cui partire, centinaia di migliaia di persone che si sono riconosciute in un progetto, non perché aveva un simbolo, non perché c’era un volto noto alla guida, ma perchè al suo interno si intravede una direzione possibile.
In queste settimane abbiamo condiviso idee concrete, abbiamo iniziato progetti, perchè non dargli corpo discutendone collettivamente?
E allora come iniziare se non dall’inizio?
