“Salvini – nel decreto sicurezza chiusura dei negozietti etnici alle 21”
L’immagine del primo ministro Conte con in mano un cartello che sponsorizza il suo vice è ormai stata spazzata via dalla ancora più tetra discussione sul Documento di Economia e Finanza.
L’immagine però di un primo ministro fantoccio anche di fronte all’avanzata del razzismo istituzionalizzato rimane. Ed è pesante. Siamo convinti che per combattere le nuove regole che ri-disegnano il quadro dell’oppressione di lavoratori italiani e stranieri, per combattere il cosiddetto “decreto immigrazione e sicurezza”, sia necessaria la sua conoscenza. Per merito di Stampa e TV compiacenti, siamo imnersi in una propaganda senza fine che ormai inserisce in questo decreto tutto ciò che è di “tendenza” in giornata. Non ultimi i “negozietti etnici”.
Ormai è chiaro che allo slogan PRIMA GLI ITALIANI andrebbe aggiunto l’aggettivo “RICCHI” perchè questo decreto che oggi stuzzica il desiderio di vendetta e rivalsa da sfogare contro i deboli e i poveri, a ben vedere, colpisce proprio quei “poveri” di sangue italiano D.O.C.. Come negli anni ’20, ci ritroviamo, di fatto, negato il diritto di protestare in piazza e per le strade sempre più controllati, fisicamente, economicamente (anche fiscalmente) e culturalmente, sudditi di uno Stato ogni giorno più repressivo e autoritario.
Di cosa tratta, quindi, la prima bozza del decreto Salvini? Quanto è realmente pericoloso per i lavoratori italiani e stranieri? Come difendersi? In che direzione sta andando il dibattito parlamentare?
I gruppi di azione popolare Migrazioni e Giustizia, con il supporto della Casa del Popolo San Romano, invitano tutte e tutti ad un momento di discussione ed approfondimento per comprendere fino in fondo la natura del Decreto Immigrazione e Sicurezza. Introdurranno il decreto giuristi, esperti e militanti dei gruppi di azione popolare per poi discuterne tutti insieme per creare coscienza collettiva ed organizzare la resistenza.
L’immagine del primo ministro Conte con in mano un cartello che sponsorizza il suo vice è ormai stata spazzata via dalla ancora più tetra discussione sul Documento di Economia e Finanza.
L’immagine però di un primo ministro fantoccio anche di fronte all’avanzata del razzismo istituzionalizzato rimane. Ed è pesante. Siamo convinti che per combattere le nuove regole che ri-disegnano il quadro dell’oppressione di lavoratori italiani e stranieri, per combattere il cosiddetto “decreto immigrazione e sicurezza”, sia necessaria la sua conoscenza. Per merito di Stampa e TV compiacenti, siamo imnersi in una propaganda senza fine che ormai inserisce in questo decreto tutto ciò che è di “tendenza” in giornata. Non ultimi i “negozietti etnici”.
Ormai è chiaro che allo slogan PRIMA GLI ITALIANI andrebbe aggiunto l’aggettivo “RICCHI” perchè questo decreto che oggi stuzzica il desiderio di vendetta e rivalsa da sfogare contro i deboli e i poveri, a ben vedere, colpisce proprio quei “poveri” di sangue italiano D.O.C.. Come negli anni ’20, ci ritroviamo, di fatto, negato il diritto di protestare in piazza e per le strade sempre più controllati, fisicamente, economicamente (anche fiscalmente) e culturalmente, sudditi di uno Stato ogni giorno più repressivo e autoritario.
Di cosa tratta, quindi, la prima bozza del decreto Salvini? Quanto è realmente pericoloso per i lavoratori italiani e stranieri? Come difendersi? In che direzione sta andando il dibattito parlamentare?
I gruppi di azione popolare Migrazioni e Giustizia, con il supporto della Casa del Popolo San Romano, invitano tutte e tutti ad un momento di discussione ed approfondimento per comprendere fino in fondo la natura del Decreto Immigrazione e Sicurezza. Introdurranno il decreto giuristi, esperti e militanti dei gruppi di azione popolare per poi discuterne tutti insieme per creare coscienza collettiva ed organizzare la resistenza.
(A seguire cena sociale e partita!)
https://www.facebook.com/events/436012143591008/