La Casa del Popolo Palermo sorge nell’ex Istituto Sordomuti di Palermo, ormai abbandonato da anni. Questa enorme struttura è stata liberata per restituirla alla comunità, che tramite un’assemblea autogestita e aperta a tutt*, decide le attività da svolgere. Il luogo è posto in una zona di confine tra zone ricche e povere della città. Essendo posto in Via Cavour n 6/a abbraccia i quartieri della Vucciria e di Borgo vecchio, a due passi dal Teatro Massimo e dal Porto e non molto lontano dal Capo e dall’Albergheria. Lo spazio è stato liberato dal collettivo politico di Potere al Popolo che ha deciso di non avere un uso esclusivo del bene ma garantisce a tutte e tutti la possibilità di utilizzare lo spazio. All’interno dello spazio si svolgono attività sociali che vanno dagli sportelli di assistenza a lavoratori e senza casa, all’insegnamento di italiano agli stranieri! Si svolgono attività artistiche culturali come proiezioni di film, eventi sportivi, presentazioni di libri, spettacoli musicali di ogni genere e tantissimo altro! Ogni attività svolta è totalmente gratuita! Lo spazio è vissuto quotidianamente da giovani e adulti di ogni età che all’interno del luogo fanno comunità! La Casa del Popolo Palermo è un luogo antifascista, antirazzista e antisessista. All’interno dello spazio si lotta contro le disuguaglianze, gli abusi, le oppressioni e le guerre! Lottiamo per la libertà e per la tutela dei diritti di tutt*!

Casa del Popolo Palermo

L’associazione RADIO AUT

Radio AUT è un’associazione di promozione sociale, nata nel 2001 che promuove l’antimafia sociale come forma di resistenza, sull’esempio di Pepppino Impastato, militante comunista ucciso il 9 maggio 1978. L’associazione è stata tra i promotori del Forum Sociale Antimafia Peppino Impastato che dal 2002 organizzava le giornate del 9 maggio a Cinisi (PA); l’associazione ha elaborato percorsi di approfondimento sui valori resistenziali in senso lato.

Il GRUPPO LUDO AUT

Il gruppo LUDO AUT nasce nel lontano 2009, all’interno dell’associazione RADIO AUT, dall’idea di trasformare la nostra antimafia sociale in un percorso ludico ricreativo di animazione per bambini; da quell’idea viene fuori uno spettacolo di Pinocchio e Lucignolo rivisitato e soprattutto una esperienza di animazione ludica a L’AQUILA nell’estate del 2010; dalla fabulazione collettiva di grandi e piccini, viene fuori una storia di resistenza che unisce i bambini aquilani, il rugby e l’esperienza di Peppino Impastato. Qualche anno dopo l’esperienza verrà ripetuta a Niscemi durante la lotta NO MUOS, con uno spettacolo a cui assistono centinaia di cittadini e militanti niscemesi. Oggi un nuovo gruppo LUDO AUT, comincia a muovere i primi passi dalla Casa del Popolo di Via Cavour a Palermo; come l’araba fenice una nuova alba sta per sorgere e LUDO AUT è pronta a prendere di nuovo il largo…..

FAVOLE MIGRANTI

La fabulazione si nutre spesso di di storie quotidiane e i personaggi evidenziano la contrapposizione tra il buono ed il cattivo attraverso la denuncia sociale; i fatti dei giorni nostri ci offrono tantissimi spunti di riflessione e ci forniscono tante idee per storie e favole dei nostri giorni. Le favole così come gli esseri umani viaggiano in tutti i continenti; i bambini hanno la grande capacità di raccontare storie a lieto fine anche nei momenti più bui. Vogliamo pensare che anche le favole migranti del nostro laboratorio abbiamo un lieto fine.

I BURATTINI
Il teatro dei burattini è sicuramente una delle più antiche forme di spettacolo che fa riferimento al teatro di figura. I primi spettacoli si svolgevano nelle piazze e la sua origine è legata ai personaggi della commedia dell’arte che nasce nella seconda metà del XVI secolo. Questa forma teatrale si caratterizza per un testo base molto semplice detto canovaccio sul quali spesso si improvvisa: la storia si sviluppa diversamente in ogni spettacolo, come nella commedia dell’arte. Il personaggio più famoso è stato sicuramente Pulcinella, simbolo del teatro dei burattini, conosciuto in tutta Europa, portavoce del popolo contro le ingiustizie dei signori, che venivano denigrati in pubblica piazza e che costringevano gli artisti a spostarsi di continuo per evitare di incorrere in punizioni e rappresaglie. La necessità di sopravvivere in termini storici ed economici ha ampliato il repertorio del teatro dei burattini con nuove storie e sceneggiature, provenienti dalla letteratura per ragazzi ma anche da testi di impegno civile e politico. Nel teatro dei burattini ci sono separazioni nette tra il buono ed il cattivo, tra l’onesto ed il disonesto. Qualche volta l’onesto vince sul disonesto ma sempre a scopo educativo perché la morale è alla base di tutto. Forse il bambino da grande dimenticherà le storie ed i personaggi, ma non scorderà sicuramente quelle emozioni, se rivedrà un burattino.
Oggi gli spettacoli si svolgono anche in teatri chiusi con spazi e strutture adatti. Il burattino è stato poi introdotto nelle scuole per il suo grande valore didattico e per la sua facilità di costruzione. Infatti a differenza della marionetta, ha una struttura piuttosto semplice, è animato dal basso e l’animatore agisce tenendo le braccia alzate. I burattini si distinguono in burattini a guanto, il più diffuso e burattini a bastone, più semplici strutturalmente.
Inoltre i burattini esasperano la realtà in chiave grottesca mentre le marionette spesso la ripropongono in chiave fantastica e da fiaba.
La differenza più importante è che i burattini si esibivano nelle piazze e nelle strade e le storie si nutrivano di fatti quotidiani e di vita vissuta per un pubblico popolare. Le marionette invece venivano rappresentate in case private a beneficio dei nobili e signori del tempo.

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