L’invito rivolto al ministro dell’interno perché venga a Palermo il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci, è un insulto all’intero movimento antimafia. Antimafia significa costruzione innanzitutto dal basso di iniziative inclusive di tutte e tutti, cittadini e non cittadini, che promuovano il concetto di giustizia, di diritti umani, di diritti sociali che lo Stato deve garantire, fuori dalle prevaricazioni mafiose. Quando si parla di antimafia, insomma, si parla di un movimento politico che si oppone all’esistente, alla violenza illegittima come mezzo di risoluzione dei conflitti, alla conservazione dello status quo delle classi sociali, verso una nuova società giusta, in cui tutte e tutti hanno diritto a una casa, a un lavoro. In questo scenario, antimafia significa quindi automaticamente antifascismo. È per questo che invitiamo tutte e tutti giovedì 16 maggio al Moltivolti alle ore 17.30 per discutere di questa prospettiva e delle possibili attività che possono essere messe in campo per dimostrare che antimafia è antifascismo, e Salvini non è il benvenuto.