Dal 2013 in Italia è cresciuto un settore lavorativo che prima aveva dimensioni molto ridotte: l’”accoglienza”, questa parola è stata sulla bocca di tutti, spesso è stata abusata, perversa, utilizzata a fini propagandistici.
Quello dell’accoglienza è un settore pagato con i soldi pubblici, con una funzione sociale e pubblica, che però è stato ed è operato esclusivamente da privati e quasi ovunque in un regime di emergenzialità, senza pianificazione e una organizzazione dignitosa.
Sotto il fuoco incrociato dei razzisti e degli approfittatori, migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori in questi anni hanno portato avanti il loro lavoro al meglio delle loro possibilità, mettendo al servizio della collettività esperienze, studi e professionalità. Spesso occupati con contratti ingiusti, sottoinquadrati, pagati a voucher, senza le dovute indennità, sottorganico… hanno lavorato in queste condizioni per anni provando a risolvere i problemi di un sistema malmesso.
Per questo e per i legami che si creano quando si tratta di lavori di “cura”, scioperare in questo settore è stato un tabù.
I lavoratori della cooperativa il Villaggio Globale di Mirano (che lavorano nelle province di Venezia e Padova) hanno rotto l’incantesimo e si avviano verso i 20 giorni di sciopero continuativo.
Scioperare si può e serve!
Ne parliamo con i lavoratrici e e i lavoratori!
