Le principali forze politiche alimentano le tendenze xenofobe e razziste, indicando nei migranti la causa principale del disagio sociale: è una falsità assoluta. È la concentrazione di ricchezze e potere nelle mani di pochi la causa dell’impoverimento dei molti, non certamente chi fugge dalle guerre o dai disastri economici e ambientali provocati dalle politiche liberiste.
La tentata strage di Macerata, compiuta per mano fascista, è anch’essa il tragico risultato di un bombardamento mediatico che incita all’odio, alla guerra tra poveri. E’ necessario cambiare rotta, invertire il discorso, dare voce a chi – e siamo in tanti – crede nell’accoglienza, a chi è impegnato nella costruzione di un percorso solidale, di alleanze fra sfruttati, che porti all’estensione dei diritti sociali per tutte/i, cittadini italiani e migranti.
In un territorio come quello salentino diventato tristemente famoso che per la piaga del lavoro nero e del caporalato, è importante non far passare sotto silenzio gli abusi perpetrati a danno degli immigrati, e d’altra parte è ugualmente necessario mettere in luce e valorizzare le realtà associative e i singoli che ogni giorno si impegnano, insieme ai migranti stessi, per cambiare le cose.
Per tutti questi motivi, domenica ci incontriamo in un dibattito aperto, in cui discutere delle possibilità concrete di attivazione di meccanismi di partecipazione democratica e di rivendicazione dei diritti dei migranti, sia sul piano dell’accoglienza sia sul piano delle condizioni di lavoro.
Parteciperanno all’incontro:
– gli attivisti dell’Associazione Diritti a Sud, di Nardò;
– attivista dell’ex opg Je so’ pazzo di Napoli;
– Antonio Ciniero, ricercatore dell’International Centre of Interdisciplinary Studies on Migrations – Università del Salento.
Durante l’incontro sarà presentato l’opuscolo: Conosci i tuoi diritti. Accoglienza e domanda d’asilo, scaricabile qui:
http://jesopazzo.org/
