AUTONOMIA DIFFERENZIATA: DISUGUAGLIANZE AMPLIFICATE DAL CENTRO ALLE PERIFERIE!
Dalla riforma del titolo V della Costituzione del 2001 ,opera di un governo di centrosinistra, ai referendum consultvi sull’autonomia regionale del 2017, voluti dai governatori leghisti di Lombardia e Veneto e appoggiati da parecchi sindaci del PD, il percorso delle intese sull’autonomia differenziata tra governo e alcune regioni, tra le più ricche del paese, è giunto oggi a un passo dal concretizzarsi nell’indifferenza dei più.
Risultano sotto attacco e rischiano un’ulteriore contrazione in particolare i diritti alla salute, all’istruzione e alla tutela del lavoro di tutti i cittadini, non solo delle regioni direttamente coinvolte. Lo spostamento di fondi dal pubblico al privato in settori così rilevanti e la parcellizzazione delle forme contrattuali porterà inevitabilmente a un aumento delle disuguaglianze a scapito del principio di solidarietà tutelato dalla Costituzione .
Tutto ciò in perfetta coerenza con le politiche dell’Unione Europea,basate su competizione e disuguaglianze, privatizzazioni e precarizzazione dei rapporti di lavoro . Uno scenario in cui a un’Europa a due velocità, con un centro e una periferia ad esso funzionale, si va ad affiancare un’Italia a due velocità con le regioni ricche che , con la richiesta di un’autonomia differenziata, cercano di agganciarsi al nucleo centrale dell’unione europea a scapito delle altre regioni. Riteniamo dunque importante iniziare ad approfondire le tematiche coinvolte in tale processo con una serie di incontri.
Il 3 maggio ne parliamo con:
– Prof. Aldo Giannuli ,politologo
– Giorgio Cremaschi, portavoce nazionale di Potere al popolo
– Emanuela Grifoni, ricercatrice, coordinamento nazionale di Potere al popolo
– Elisabetta Canitano, ginecologa , coordinamento nazionale di Potere al popolo.
Coordina il dibattito Nico Vox , coordinamento nazionale di Potere al popolo.
L’appuntameto è venerdi 3 Maggio alla sala Concetto Marchesi, via Spallanzani 6 (MM Porta Venezia), dalle ore 18.00
