Ci troviamo mercoledì prossimo, 17 giugno, alle ore 18 nel prato dietro la “mutua” (fra via Cassoli e viale Cavour), ben distanziati fisicamente, ma colmando quella distanza con la discussione collettiva: prenderemo lo spunto dall’epocale sollevazione di lavoratori e oppressi, bianchi e neri, donne e uomini, in corso negli Stati Uniti per proporvi di fare, assieme, qualcosa contro sfruttamento e oppressione anche in città.
“La migliore maniera di dire è fare”: con questa frase di José Marti, rivoluzionario cubano, caduto nel 1895 all’avvio della lotta di liberazione dell’isola dal colonialismo spagnolo (è l’autore del testo di “Guantanamera”), Potere al Popolo si apre alle adesioni di chiunque voglia dare un contributo per cambiare il sistema, per non alla “normalità” ineguale e oppressiva che vivevamo prima degli sconvolgimenti imposti dall’epidemia di Covid-19.
Perché aderire a Potere al Popolo? Una prima risposta si trova sul nostro appello alle adesioni (
https://poterealpopolo.org/perche-aderire-a-potere-al-popolo/ ). Tante altre potremmo trovarle, con Marti, facendo e facendo insieme anche a Ferrara. Per cominciare, invitiamo tutti coloro che sono interessati ad approfondire il progetto di Potere al Popolo e le sue declinazioni nella nostra città a un primo incontro pubblico
Siamo quelli che si organizzano in comitati e associazioni, nelle piazze, sui posti di lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto, le discriminazioni di ogni tipo. Partecipa anche tu.