Penso che la domanda che dovremmo porci è di sapere qual è il bisogno umano più semplice, più interumano, diciamo più popolare. E se ci poniamo la domanda in questi termini la parola stessa “Teatro”, non può che essere tra i coefficienti fondamentali. Il teatro inteso non esclusivamente come forma di Arte, ma soprattutto come strumento, mezzo, per superare le barriere tra noi e l’altro… tra chi recita e chi gode lo spettacolo. Un modo per superare le paure insite nella nostra quotidianità. Il Teatro è l’odore delle tavole del palcoscenico, le luci che si accendono in sala, le quinte, lì dove si tocca con mano l’animo di un attore. Probabilmente però, “Teatro“ è anche la strada, perché è proprio lì che è possibile entrare in contatto con il “Popolo”, permettergli di toccare con mano la bellezza e la grandezza di una tradizione culturale elevata, grazie ai nostri “eroi” teatranti… il posto che dà voce anche a quei poveri Cristi emarginati dalla società, che per un giorno possono diventare Santi.
