Napoli - Più scuola e ricerca al Sud. Fermiamo l’autonomia differenziata!

14giu17:3020:00Napoli - Più scuola e ricerca al Sud. Fermiamo l’autonomia differenziata!#accettolasfida

sala santa chiara piazza del gesù nuovo

Dettagli evento

Più scuola e ricerca al Sud. Fermiamo l’autonomia differenziata!

Venerdi 14 giugno h. 17,30 Sala Santa Chiara (Piazza del Gesù Nuovo)

Più scuola e ricerca al Sud. Fermiamo l’autonomia differenziata!

Partecipano e promuovono l’evento:
Il Sud conta, Cedi, Usb scuola, Cobas Napoli, Potere al Popolo! Collettivi studenteschi e universitari: Sac, San, Cau.

La Scuola pubblica di massa è stata la più grande conquista della democrazia e la più alta garanzia dello sviluppo di una matura consapevolezza civica. Per questo dobbiamo difendere con forza l’attacco che sta subendo dai governi nazionali degli ultimi decenni che, da una parte, abbassano il livello di istruzione degli alunni, e dall’altra aumentano il livello di precarietà delle lavoratrici e lavoratori della scuola.

Dopo le elezioni europee, la Lega lancia con rinnovata forza il progetto di “autonomia differenziata” avanzato dalle Regioni leghiste di Veneto e Lombardia (cui si è associata l’Emilia Romagna) nell’ottobre del 2017, e seguito dai pre-accordi siglati con il governo Gentiloni nel 2018.

Di che si tratta? Che cosa implica?

Con la pretesa anticostituzionale e anti-distributiva di trattenere per sé il “residuo fiscale” maturato dai residenti nei loro territori, queste regioni puntano alla regionalizzazione di servizi essenziali, tra i quali è annoverata anche l’istruzione, che è invece un diritto sancito dall’art. 33 Cost.

Le più immediate conseguenze della regionalizzazione del sistema scolastico saranno visibili nell’attivazione di un processo discriminatorio sotto il profilo giuridico-economico (disparità di trattamenti stipendiali, incognita sui trasferimenti e sulle ricostruzioni di carriera e, più in generale, limitazione del diritto di mobilità di docenti e personale; nomina regionale dei dirigenti e, diverso valore, in prospettiva, dei titoli di studio), e di un vero e proprio secessionismo sotto il profilo culturale (formulazione di programmi “territoriali”, libertà di insegnamento ridotta a zero), per non parlare delle strutture e delle risorse, che saranno definitivamente sottratte o negate alle regioni povere, cui non resterà che arrancare in fondo alla classifica di un sistema scolastico a due velocità.

L’orizzonte prefigurato dall’autonomia differenziata intreccia un trend almeno decennale di sotto-finanziamento dell’istruzione soprattutto nelle regioni meridionali (già i tagli Gelmini colpirono per lo più il Sud), dove ormai da anni il problema delle mancate immissioni in ruolo genera difficoltà sempre maggiori per l’avvio dell’anno scolastico, rendendo la precarietà sempre più strutturale e l’ emigrazione dei docenti nelle regioni settentrionali un destino inevitabile!

Da questo punto di vista, il passaggio del personale neoassunto in capo alla Regione creerebbe un sistema in cui i trasferimenti dei docenti diventerebbero pressoché impossibili, dal momento che sarebbero condizionati alla residenza o all’”appartenenza”, causando ulteriori sofferenze, che si sommano a quelle generate dai provvedimenti legislativi degli ultimi anni (vedi L.107).

Che possiamo fare?

-Bloccare l’autonomia differenziata, che a buon diritto è stato definita “secessione dei ricchi”!

-Rivendicare la stabilizzazione di tutti i precari, specie di quelli con 36 mesi di servizio, e pretendere la restituzione degli 8 miliardi rubati alla Scuola, usata come “bancomat” della crisi!

-Consentire il ritorno dei docenti “esiliati” nelle regioni settentrionali e fermare future emigrazioni forzate!

Bisogna rimettere la Scuola, la ricerca e l’istruzione al centro di un progetto di sviluppo anche delle regioni meridionali. Disoccupazione, criminalità ed emigrazione non sono il nostro “destino” ma il portato di politiche inaccettabili!

Come? Quando?

Cominciamo a vederci e a discuterne insieme!

Invitiamo tutti a partecipare!

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Ora

(Venerdì) 17:30 - 20:00(GMT+00:00)

Luogo

sala santa chiara piazza del gesù nuovo

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