SOSTENIAMO I BENI COMUNI DEL NOSTRO TERRITORIO!
La Toscana vive una forma particolare di sfruttamento: la turistificazione, ossia l’acquisto da parte di grandi multinazionali di grandi complessi immobiliari, o di terre, per farne dei centri di turismo di lusso o di “agroturismo”.
Potrebbe essere questo il destino delle fattorie di Mondeggi, se passasse la vendita da parte della Provincia. Una vendita che si vuole far passare come obbligata, perchè è “inevitabile” che ogni aspetto della nostra vita debba essere messo a profitto: persino le pietre.
Eppure la storia ci dimostra che di inevitabile non c’è niente, e che l’attuale modo di produzione e di concentrazione della proprietà è solo uno dei modi possibili di concepirla. Sono esistite ed esistono tutt’ora modi di organizzare la proprietà che rispettano le comunità in cui viviamo, e che adattano l’utilizzo dei “beni comuni” ai bisogni ed alle finalità di chi in quelle comunità ci vive.
Il libro curato da Giuseppe Vittorio Parigino fornisce un quadro molto preciso e dettagliato delle trasformazioni avvenute in Toscana nell’ambito dei rapporti di proprietà e di uso comune in atto nel mondo agricolo e non solo dal Medio evo ad oggi.
A seguire, piccolo rinfresco conviviale, facciamo rivivere la nostra bella casa del popolo!
