Il mondo sta assistendo a un genocidio in diretta social. A 75 anni dalla Nakba il popolo palestinese sta subendo un attacco senza precedenti, a cui sta opponendo tutta la sua capacità di Resistenza e la sua voglia di Autodeterminazione. Mentre il mondo è solidale con la Palestina, spetta a agli artisti e alle artiste unire le forze come partecipanti attivi!

Chiediamo agli artisti e alle artiste di creare opere potenti e condividerle a sostegno della Palestina, attraverso la lente della vittoria, della sfida e della speranza, mentre ci impegniamo nella battaglia delle idee e usiamo la nostra cultura come arma degli oppressi. Unitevi a noi come artisti per la Palestina!

The world is watching a historic moment in the movement for national liberation led by the Palestinian people. 75 years after the Nakba, and facing great challenges from the Israeli occupation, the people of Palestine have begun writing a new chapter in their history as they march towards freedom. As the world stands in solidarity with Palestine, it’s up to us artists to join forces as active participants!

We call on artists to create powerful works and share in support of Palestine, through the lens of victory, defiance, and hope, as we engage in the battle of ideas and use our culture as a weapon of the oppressed. Join us as artists against apartheid!

SUBMIT YOUR ART!

Carica qui il tuo lavoro entro il 26/11.
Il file deve essere inviato in formato A2 (420×594 mm) con 10mm di abbondanza per lato. L’artwork deve essere inviato in PDF (possibilmente inferiore ai 10MB).
Il tuo lavoro verrà pubblicato sui social e in formato stampabile e diffuso in tutto il paese per qualsiasi utilizzo.

Submit your work until November 26th.
Submissions must be A2 DIN format (420×594 mm), with 10 mm bleed on each side. Works must be submitted as PDFs (suggested max 10MB).
By submitting your art, you give to everyone the right to publish your work on social media, printed media, and more

APPELLO COMPLETO (ITALIANO)

Da oltre 75 anni, il popolo palestinese è soggetto a un’occupazione violenta e razzista da parte di Israele. Ogni giorno, milioni di palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza affrontano condizioni brutali e umilianti, tra cui la demolizione delle loro case, infiniti posti di blocco militari che impediscono la loro libertà di movimento, il bombardamento di edifici residenziali, la profanazione di luoghi sacri, l’assoggettamento a leggi diverse in base alla razza e l’uccisione indiscriminata di donne, bambini e uomini palestinesi. Queste condizioni riprovevoli hanno fatto giustamente guadagnare a Israele la designazione di Stato di apartheid da parte delle organizzazioni per i diritti umani di tutto il mondo.

Nel 2018-19, i palestinesi di Gaza si sono impegnati in proteste non violente, note come la Grande Marcia del Ritorno, contro i muri eretti da Israele intorno a loro. Questi manifestanti pacifici sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco, con oltre 250 morti e diverse centinaia di feriti. Le loro azioni non violente sono state poi demonizzate per aver chiesto il diritto di tornare alle loro case che erano state sequestrate dall’occupazione illegale israeliana. Quando un governo rende impossibile la resistenza non violenta, quando brutalizza e uccide chi è impegnato in una protesta pacifica, rende inevitabile la resistenza armata.

READ MORE

COMPLETE CALL (ENGLISH)

Call for artistic production for the defense of the Palestinian people (all info to participate at the bottom of the post).

For over 75 years, Palestinians have been subjected to a violent and racist occupation by Israel. Every day, millions of Palestinians in the West Bank and Gaza Strip face brutal and humiliating conditions, including demolition of their homes, endless military checkpoints that prevent their freedom of movement, bombing of residential buildings, desecration of holy places, subjection to racially diverse laws and the indiscriminate killing of Palestinian women, children, and men. Because of these reprehensible conditions human rights organizations around the world have declared Israel an apartheid state.

In 2018-19, Palestinians in Gaza engaged in nonviolent protests, known as the Great March of Return, against the walls erected by Israel around them. These peaceful protesters were shot dead, resulting in more than 250 deaths and several hundred injured. Their nonviolent actions were then demonized for demanding the right to return to their homes that had been seized by the illegal Israeli occupation. When a government makes nonviolent resistance impossible, when it brutalizes and kills those engaged in peaceful protest, it makes armed resistance inevitable.

READ MORE

DOWNLOAD SOCIAL MEDIA GRAPHICS