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[CATANIA] Spazzatura, per colpa di chi?

CATANIA: CITTÀ SOMMERSA DALLA SPAZZATURA E CATANESI COSTRETTI A PAGARE SEMPRE DI PIÙ. LA COLPA DELLE AMMINISTRAZIONI, IL RUOLO DEI PRIVATI E LE NOSTRE PROPOSTE

Chiunque viva a Catania si sarà accorto che la nostra città in questi giorni è letteralmente sommersa dai rifiuti. E il problema non è solo catanese.

Proprietà delle discariche quasi esclusivamente privata, basse percentuali di raccolta differenziata e la sostanziale incapacità di Musumeci e della sua giunta sono alla base di questo enorme problema.

Se la causa del contingentamento dei conferimenti del secco residuale (indifferenziata) presso la discarica di Lentini, Commissariata, ma di proprietà della famiglia Leonardi, sia realmente l’impossibilità di conferire i sovvali scaturenti dal TMB (trattamento meccanico biologico) o sia solo un modo per spingere in Direzione dell’aumento della capacità della discarica stessa è quasi del tutto irrevante.

Il problema reale è che anni e anni di commissariamento non sono serviti alla regione per la costruzione di discariche e piattaforme per la differenziata pubbliche, con la conseguenza di concedere un regime di oligopolio ai privati e la possibilità di ricattare l’intera collettività.

Se a questo si aggiunge la scarsa percentuale di raccolta differenziata (ad esempio il Comune di Catania nel 2019 era fermo ad una percentuale inferiore al 10%) il quadro si complica ancora di più.

Del resto la manifesta incapacità della Regione siciliana sia nell’affrontare una seria programmazione di costruzione di infrastrutture pubbliche sia nello spingersi al di là dei semplici enunciati di principio e alle classiche “Musumeciate” come la trovata dei termoutilizzatori (inceneritori), ormai superati ovunque, hanno fatto il resto.

Nei mesi scorsi diverse realtà sono state costrette a esportare la frazione umida fuori regione con il raddoppio dei costi per i cittadini e già si parla di fare la stessa cosa con i rifiuti indifferenziati, come dichiarato dal Presidente della S.R.R. Catania – area metropolitana.

Non ci si rende conto, o meglio fanno finta di non rendersi conto, che le uniche strade percorribili per risolvere definitivamente il problema sono la costruzione di strutture pubbliche a gestione pubblica e l’incentivazione della raccolta differenziata, messa da parte dalle amministrazioni comunali soprattutto per evitare malumori tra quei cittadini non ancora adeguatamente informati e sensibilizzati sul tema.

È, infine, evidente come a pagare l’incapacità e la benevolenza per le strutture private del Presidente della regione e di alcuni Sindaci siano come sempre i cittadini che vedono raddoppiate e triplicate le tariffe sui rifiuti con servizi che lasciano troppo spesso a desiderare.

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