Toscana Aeroporti ha deciso di licenziare i lavoratori e le lavoratrici dell’handling aeroportuale.
Si può licenziare qualcuno sotto pandemia? Teoricamente no, ma i furbetti ci sono sempre. Basta mascherare i licenziamenti come una vendita. Toscana Aeroporti, la società gestita da Marco Carrai, già faccendiere di Matteo Renzi, sta mettendo in discussione il futuro di 450 lavoratori e lavoratrici dell’handling portuale, più altrettanti lavoratori e lavoratrici dell’indotto. Per farlo ha semplicemente deciso di rescindere il contratto con la controllata Tah, società in appalto, vendendola a qualcun altro. Il gioco è fatto.
Oltre al danno,c’è la beffa, perché in questo anno di pandemia Toscana Aeroporti è campata interamente grazie a contributi pubblici, teoricamente volti a sostenere l’occupazione e superare la fase di crisi. Per questo da utenti e cittadin* occorre solidarizzare doppiamente con i lavoratori e le lavoratrici dell’handling aeroportuale.
Invece di permettere a Carrai di truffare la collettività con i soldi pubblici, occorrerebbe che ritornasse in mano pubblica la proprietà e la gestione degli aeroporti. Si eviterebbero così speculazioni disastrose come la nuova pista di Firenze, quando andrebbe potenziato l’aeroporto di Pisa attraverso un trasporto rapido con Firenze e un miglior collegamento con il porto di Livorno.
Nessun licenziamento mascherato, ripubblicizziamo il sistema aeroportuale, basta speculazioni con i nostri soldi!