Per non lottare ci saranno sempre moltissimi pretesti in ogni epoca e in ogni circostanza, ma mai, senza lotta, si potrà avere la libertà.
(Fidel Castro)
I REPORT DEI TAVOLI NAZIONALI:
AMBIENTE – LAVORO – IMMIGRAZIONE – GENERE – SANITA’ – GIUSTIZIA – CULTURA– SCUOLA – EUROPA
300 persone, 9 tavoli di lavoro, una plenaria ed un incontro internazionale: laddove non arrivano le parole, i numeri aiutano a restituire il senso di ciò che si è fatto.
La due giorni nazionale dei tavoli di lavoro di Potere al Popolo!, Inventare l’Avvenire, è andata oltre le aspettative, per quantità dei partecipanti, qualità della discussione, vitalità, condivisione, socialità.
In realtà siamo stati miopi a non aspettarci questo risultato: bastava andare al di là del ritratto del nostro Paese che viene artificiosamente costruito ogni giorno sui media – il ritratto di un paese chiuso, ostile, rancoroso, vecchio – per accorgersi che la primavera è arrivata.
Ci siamo incontrati dopo la cacciata dal quartiere di Casalbruciato, a Roma, di un triste manipolo di provocatori fascisti, che si erano radunati per minacciare di morte e di stupro una famiglia rom “rea” di aver avuto una casa popolare in assegnazione. Il quartiere, con la voce dei suoi storici abitanti, ha rifiutato la falsa propaganda che vuole mettere i poveri contro altri poveri, e ha ribadito che il disagio non riuscirà a trasformare i suoi dignitosi e orgogliosi abitanti in carogne come quelle che si presentano in camicia nera a speculare sui problemi creati dai loro protettori politici.
Non solo da Casalbruciato i fascisti sono dovuti fuggire, ma anche dal Salone del Libro di Torino, dove il tentativo di ulteriore sdoganamento messo in atto attraverso la concessione di uno spazio espositivo ad una casa editrice legata a Casapound è stato bloccato da una mobilitazione motivata e determinata. Negli stessi giorni, Salvini veniva contestato ovunque, dal nord al sud del Paese, nonostante la repressione che arriva addirittura a rimuovere gli striscioni dai balconi dei privati cittadini.
Il nostro fine settimana, insomma, è stato preceduto da molteplici segnali di ripresa del conflitto e non poteva che mettersi in scia del movimento che sta risvegliando il paese.
“Inventare l’avvenire” era il titolo che avevamo scelto, per maturare uno sguardo differente sul mondo che ci circonda, non più orientato alla difesa più o meno convinta di un passato che non c’è più, ma aperto sul futuro che ci aspetta e che vogliamo costruire secondo i nostri desideri.
Le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi scesi in piazza a Marzo per annunciare ai potenti della Terra che il tempo dell’indifferenza, rispetto alla catastrofe ambientale, è finito, sono il segno di un risveglio globale delle coscienze, determinate a non soccombere per le ragioni del profitto (di qualcun altro). Se non vogliamo distruggere il pianeta abbiamo il dovere di sovvertire il paradigma dello sfruttamento, del dominio, del profitto: come Potere al Popolo! abbiamo deciso di gettarci anima e corpo in questa battaglia, convinti che l’umanità si salverà se salviamo la natura dal capitalismo, e che la natura si salverà se liberiamo l’essere umano dallo sfruttamento.
Allo stesso tempo, a scuotere le energie del nostro mondo e a turbare i sonni dei potenti della Terra, scendono in piazza le donne, che da anni ormai sono riuscite ad imporre la battaglia contro la violenza e la discriminazione di genere come l’elemento basilare e trasversale di ogni lotta per l’emancipazione dell’umanità. La lotta per l’uguaglianza di genere è, ancora una volta, lotta di liberazione di tutta l’umanità dal dominio del capitalismo, del machismo, del patriarcato, in un’epoca in cui gli incubi peggiori, in tal senso, sembrano riprendere corpo.
Al termine delle due giornate, la lettura dei report, che saranno pubblicati sul sito, ci dice che ce l’abbiamo fatta.
Su tutti i tavoli si è discusso e lavorato con l’obiettivo di costruire un’idea del futuro che vogliamo, partendo dalle battaglie per la salvaguardia del pianeta a quella per liberare le nostre vite dal lavoro, passando per l’esigenza che la salute sia un diritto inalienabile e garantito a tutte e a tutti, impegnandosi a costruire iniziative contro il razzismo, il fascismo, il sessismo, per la pace, la solidarietà, la fratellanza tra i popoli del nostro continente e non solo. Tutto ciò è avvenuto in un periodo in cui tutta l’attenzione politica sembra concentrata solo sull’appuntamento delle elezioni europee, intorno al quale gira la solita giostra di propaganda e promesse. Noi, che alle Europee non siamo andati per una scelta di coerenza con i nostri valori e il nostro programma, abbiamo dimostrato, in questi due giorni, a noi stessi prima che all’esterno di essere più vivi e determinati che mai, forse addirittura felici perché, come ci ha ricordato il compagno ungherese Tamas, la cattiveria e l’infelicità abitano il campo degli avversari; chi, come noi, ha in testa la società del futuro e lavora per costruirla, non si fa fermare da nessuna sconfitta.
In questi due giorni ci siamo arricchiti non solo di dibattiti e confronti, ma anche di conoscenze e relazioni: Potere al Popolo! è un’organizzazione fatta da un centinaio abbondante di assemblee attive, in Italia e all’estero, ognuna delle quali contribuisce a far sì che mettiamo in calendario circa 90 iniziative mensili. In meno di un anno abbiamo aperto venti Case del Popolo, presidi di resistenza contro la barbarie, e ci prepariamo ad aprirne altre, senza soldi, senza finanziatori occulti, solo col sacrificio e l’impegno di tutte e tutti gli attivisti.
Potere al Popolo! sarà impegnatà in almeno venti appuntamenti elettorali con le elezioni amministrative, alcune delle quali in comuni importanti come Firenze e Livorno, dove abbiamo contribuito a costruire liste e programmi seri e credibili, e dove stiamo portando avanti una campagna nelle periferie, partendo dai bisogni della gente come noi, a sostegno dei migliori candidati in lizza.
Ci siamo salutati col sorriso sui visi e con l’orgoglio di lavorare insieme per la costruzione di un’alternativa politica per le masse popolari che sia radicale, innovativa, determinata e credibile: facciamo un passettino alla volta, in una situazione difficile, ma andiamo costantemente avanti.
Per questi motivi ci lasciamo, come al solito, con tanti appuntamenti:
- innanzitutto ci attiveremo, sin da subito, per risolvere la questione legale che blocca l’associazione Potere al Popolo!, in modo da poter ripartire con le adesioni e poter utilizzare la cassa per finanziare attività mutualistiche e di solidarietà presso le varie assemblee territoriali
- il 18 Maggio, a Roma, discuteremo di Europa, Unione Europea, dominio neoliberista, con…, per capire insieme che cosa ci dobbiamo aspettare in seguito al rinnovo del Parlamento Europeo, in che direzione sta andando l’Unione e in che direzione deve muoversi chi ha scelto di fare gli interessi del popolo Ne discutiamo con: Ignasi Bernat, Attivista della CUP (Paesi Catalani) e sociologo; Paola Palmieri, Attivista USB; Domenico Moro, autore de “La gabbia dell’euro: perché uscirne è internazionalista e di sinistra”; Franco Russo, giurista; Giorgio Cremaschi, portavoce nazionale di Potere al popolo!
- Il 24 Maggio saremo anche noi in piazza in tutta Italia per il Secondo sciopero mondiale per il futuro, promosso da Fridays for Future, per ribadire di nuovo che la salvezza del pianeta prevede l’uscita dal capitalismo, e che quindi dobbiamo lottare per entrambe le cose
- Il 26 Maggio vi invitiamo a sostenere le nostre liste in tutti i Comuni in cui siamo presenti!
- Il 23 Giugno terremo la nostra Assemblea nazionale, in luogo da definirsi
- A fine Agosto, infine, vi invitiamo tutti in Calabria, per il campeggio estivo di Potere al Popolo!, una nuova occasione di incontro, discussione, socialità, dibattiti, per ricaricare le batterie in vista di un autunno che riempiremo con le nostre bandiere, i nostri, corpi, i nostri sogni.
INDIETRO NON SI TORNA!
POTERE AL POPOLO!