La scorsa notte alcune statue cittadine hanno offerto le loro forme per denunciare ciò che Civitavecchia subisce da anni. Fumi nocivi, milioni di tonnellate di polveri sottili, ricatto occupazionale, disoccupazione giovanile, malattie tumorali, inquinamento ambientale e sociale. Per questo, come Potere al Popolo Civitavecchia, abbiamo deciso di ”mascherare” temporaneamente alcuni simboli del sapere e della memoria cittadina per ”smascherare” ciò che dovrebbe essere il vero epicentro del dibattito politico locale e che invece, troppo spesso, viene confinato dentro i recinti del vuoto racconto elettorale. Ieri notte alcune statue cittadine hanno raccontato la storia delle oltre 9 milioni di tonnellate di gas serra emesse nel 2017 da TVN, dei tagli all’organico pianificati da Enel per la stessa centrale, dell’ombra pesante e spaventosa che le numerose fonti inquinanti presenti nel comprensorio impongono alla nostra comunità. Con questa azione, pacifica e creativa, usando solo materiali utili a tutelare l’incolumitá delle opere, continuiamo la nostra campagna comunicativa ribadendo con determinazione che non siamo più disposti a rimanere in silenzio di fronte a certe angherie. Da Bacco a Calamatta, da Venere a Guglielmotti, dai prelati ai bersaglieri, oggi la città torna a rivendicare con determinazione e maggiore consapevolezza il suo diritto ad un futuro diverso: con un porto che torni a garantire occupazione alla città; con i gruppi termoelettrici fuori dal carbone entro il 2025; con la tutela dei lavoratori di TVN e dell’indotto delle centrali. Le statue parlano, le persone agiscono… la lotta continua.
Potere al Popolo Civitavecchia