Nel nostro paese c’è una grande emergenza che si chiama “lavoro”.
Secondo l’OCSE l’Italia è l’unico paese europeo dove il salario medio è diminuito rispetto al 1990: – 2,9%. Oggi il 30% dei lavoratori, più di 5 milioni di persone, guadagna meno di 1.000€ lordi al mese, mentre 3 milioni di persone, pur lavorando, versano in condizione di povertà.
Ma il nostro è anche il paese dove chi lavora non ha nemmeno la certezza di tornare a casa. Dal 2018 si sono registrati oltre 1000 morti l’anno sul lavoro, più di 3 al giorno. Queste morti sono dovute a sistemi di sicurezza obsoleti o disabilitati per produrre più velocemente; a ritmi e condizioni di lavoro sempre più usuranti; a ricatti che spingono chi lavora ad assumersi rischi assurdi.
I magri salari sono figli delle leggi che hanno precarizzato il lavoro, attaccato la libertà sindacale e favorito le catene di appalto. Oggi per frenare questa deriva è necessaria una legge che stabilisca un salario minimo di 10 euro lordi l’ora, rivalutati automaticamente ed immediatamente in base alla crescita del costo della vita.
I morti sul lavoro sono un altro prodotto della sete di profitto delle aziende, ma anche di leggi che le hanno progressivamente sollevate da responsabilità penali. Per questo oggi è fondamentale una legge che istituisca il reato di omicidio sul lavoro.
Queste leggi però non saranno il prodotto spontaneo di un parlamento che serve gli interessi di quegli stessi padroni che si arricchiscono sui nostri magri salari e sulle nostre morti. Per questo abbiamo deciso di raccogliere le firme per due leggi di iniziative popolari (LIP) che irrompano nelle aule del parlamento obbligandolo ad occuparsi dei nostri veri interessi.
I soggetti politici, sindacali e sociali che promuovono le due LIP invitano tutti i lavoratori, le lavoratrici e chiunque condivida queste battaglie di civiltà a confrontarsi e organizzarsi in un incontro pubblico domenica 22 ottobre alle ore 16 in piazza Castello.
Per il salario minimo, contro gli omicidi sul lavoro!
Promuovo:
Cub – Confederazione Unitaria di Base
ManifestA
Partito Comunista Italiano
Partito della Rifondazione Comunista
Potere al Popolo!
Rds-alternativa in Cgil
Sinistra Anticapitalista
Unione Popolare
Usb – Unione Sindacale di Base