Il 25 novembre l’Unione Sindacale di Base ha indetto uno sciopero nazionale dei settori sanitario, trasporto pubblico locale, scuola e servizi educativi, proponendo soluzioni concrete alla crisi sanitaria ed economica che stiamo vivendo in questi mesi. Come Potere al Popolo! Toscana sosteniamo lo sciopero USB, essendo inoltre le proposte coincidenti con quelle che stiamo portando avanti con la campagna su sanità e lavoro che abbiamo lanciato lo scorso 14 novembre.
La pandemia ha mostrato l’intima interconnessione di questi settori e allo stesso tempo i terribili effetti di decenni di austerità e ridimensionamenti di personale, nonché la completa inadeguatezza delle misure prese da un governo asservito a Confindustria. Non possiamo che sostenere dunque chi vuole organizzare il conflitto in funzione della tutela della collettività, mentre i grandi potentati economici che con questa crisi si sono ancor più arricchiti e le forze politiche che li rappresentano si preparano a scaricare sulle classi popolari i costi del loro fallimento, con il beneplacito di molti sindacati corporativi che invece di difendere i lavorativi vogliono “fare sistema” con i loro aguzzini.
Quello che serve oggi al paese è slegarsi dagli interessi particolari dei grandi imprenditori e della finanza speculativa, mettere mano alle loro ricchezze per finanziare misure di sostegno al reddito di chi non ce la fa, elaborare un piano serio finalizzato allo screening di massa della popolazione e al rafforzamento della sanità pubblica, anche attraverso la requisizione del privato. Serve una generale inversione di rotta riguardo le politiche sul lavoro, una riduzione dell’orario e l’implementazione di un piano di massicce assunzioni e reinternalizzazioni nelle amministrazioni pubbliche.
Per fare questo, come nota anche l’USB nel comunicato di lancio dello sciopero, serve però sviluppare un nuovo ruolo e una nuova funzione dello Stato, non più preda di una regionalizzazione che ha frammentato la cornice di intervento e aumentato le disuguaglianze, non più preda della fame di profitti, ma attore fondamentale e centrale della politica economica attraverso una pianificazione indirizzata alla tutela di tutti e allo sviluppo di una società più giusta. Per Potere al Popolo! ciò significa indicare l’orizzonte del Socialismo del XXI secolo come prospettiva di rottura e superamento del capitalismo, modello non più in grado di proporre uno sviluppo armonico.
Nelle forme consentite dalla situazione e dalle disposizioni sanitarie sosteremmo lo sciopero USB così come tutte quelle lotte che vogliono mettere in discussione lo stato delle cose presenti, senza cedere ai ricatti e alle lusinghe di chi rappresenta il volto feroce del capitalismo.