A Pozzuoli, in provincia di Napoli, a distanza di quasi due anni dall’inizio delle indagini arrivano gli arresti per l’appalto al Rione Terra. L’accusa è di Turbativa d’asta e corruzione.
Già due anni fa denunciavamo la pericolosità dell’affidamento della gestione di un quartiere storico della nostra città a un privato, il famoso modello a gestione unico, non solo perché questo rappresentava una clamorosa svendita della città ma soprattutto perché avrebbe aperto alla possibilità di speculazione privata e corruzione politica.
Così è stato, ancor prima della realizzazione di questo modello. E non ci stupiamo che i protagonisti appartengano al Partito Democratico, il quale in ogni contesto di governo (locale o nazionale) ha favorito la svendita del patrimonio pubblico e la privatizzazione dei servizi di base.
Come Potere al Popolo! crediamo che il Rione Terra debba tornare a essere un quartiere vissuto dai cittadini e dalle cittadine, che il Comune torni a svolgere il suo ruolo di amministratore interrompendo il processo di svendita di parti della città, avviato dall’amministrazione Figliolia, ai vari privati di turno. Questo metodo di amministrazione comunale infatti ha portato anche alla svendita dell’area Ex-Sofer, ora in parte ceduta all’industria Prysmian, rendendo di fatto la linea di costa definitivamente inaccessibile al pubblico.
Dobbiamo interrompere il processo di privatizzazione e sfruttamento della città per gli interessi di privati speculatori, dobbiamo restituire la città a chi la vive: abbiamo bisogno di luoghi di aggregazione culturali e sociali slegati dalla logica del consumo!