Potere al Popolo Toscana sostiene e invita tutti e tutte a sottoscrivere l’appello di Cambiare Rotta, per una campagna contro la repressione.
Anche noi chiediamo:
• Le immediate dimissioni dell’attuale Questore di Pisa, Sebastiano Salvo
• La rimozione da qualsiasi incarico nella gestione dell’ordine pubblico dei Dirigenti di Pubblica Sicurezza proposti alla direzione delle forze dell’ordine nella gestione della piazza venerdì 23 febbraio in Piazza dei Cavalieri
• La riconoscibilità degli agenti impegnati nel controllo delle manifestazioni attraverso l’apposizione di sigla e numero progressivo sulle divise, ovvero con un Codice Identificativo
• Le immediate dimissioni del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi
Il brutale pestaggio poliziesco del 23 febbraio a Pisa a danno di un gruppo di studenti medi e universitari che manifestavano pacificamente il proprio sostegno alla causa palestinese, è solo un esempio, se non il più lampante quantomeno il più discusso in ottica nazionale, di una lunga serie di aggressioni da parte delle forze dell’ordine contro studenti, lavoratori e cittadini che negli ultimi mesi sono scesi in piazza per denunciare le politiche genocidarie dello stato d’Israele e la complicità dello stato italiano con esso.
La repressione del dissenso non è certamente una prerogativa di questo governo, essendo uno strumento ampiamente usato anche dai governi precedenti, indipendentemente dal colore politico, ma è indubbio che la torsione repressiva e antidemocratica degli ultimi mesi sia stata particolarmente intensa, con la progressiva diminuzione di spazi di confronto e di agibilità politica nelle piazze così come nelle università, fino ad ora spazi relativamente aperti al dibattito.
Ne è prova che il governo tutto abbia fatto quadrato attorno agli agenti di polizia, denunciando presunte violenze da parte degli studenti e accusandoli tra l’altro di voler attaccare la sinagoga di Pisa, un’idiozia che uno sguardo ad una mappa della città può facilmente confutare. Ma ne è altresì prova il tentativo da parte dei sedicenti partiti d’opposizione – sulla guerra e il posizionamento internazionale dell’Italia, il partito è unico – e dei sindacati concertativi di oscurare le ragioni di quella manifestazione, derubricando il tutto ad un caso, isolato, di violenza della polizia.
E anche per questo che come Potere al Popolo siamo scesi in piazza Sabato 2 Marzo, per riaffermare sì la nostra opposizione a qualunque forma di repressione e violenza da parte delle forze dell’ordine, ma ribadire anche il nostro sostegno totale ed incondizionato alla causa del popolo palestinese e alla sua resistenza.
In un momento storico bellicista come quello attuale, in cui la guerra sembra essere l’unico obiettivo, il controllo del dissenso interno diventa centrale. E pertanto non deve sorprendere questa torsione repressiva e la riduzione degli spazi di contestazione. Ma diventa allora ancora più importante, in momenti come questo, opporsi ad ogni deriva bellicista e contrastare con forza la violenza repressiva del governo e delle forze dell’ordine.
Qui l’appello completo->: https://cambiare-rotta.org/2024/03/12/appello-costruiamo-una-campagna-contro-la-repressione/
Per firmarlo compila il form: https://forms.gle/ENYjAAZPBTiGL7sKA o scrivi alle pagine social di Cambiare Rotta