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CHI E’ TOMMASO FATTORI, CANDIDATO PRESIDENTE ALLE ELEZIONI REGIONALI IN TOSCANA!

(Un po’ del)la mia storia

*da Tommaso Fattori

Mi chiamo Tommaso Fattori e sono candidato presidente della Regione Toscana alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre 2020.

Chi mi ha conosciuto in questi anni di attività nel Consiglio regionale – mia prima esperienza istituzionale – sa che ho lavorato giorno e notte per cercare di incidere, come capogruppo di Sì Toscana a Sinistra, attraverso un’opposizione forte e propositiva. Siamo riusciti a far approvare importanti proposte di legge – a favore dell’agricoltura contadina, dei beni comuni, di un nuovo modello di sanità territoriale – e moltissimi atti di indirizzo. Per questo lavoro intenso la stampa mi ha recentemente definito l’ “uomo dei record”. In questa legislatura sono stato anche presidente della Commissione istituzionale per le Politiche europee e gli Affari internazionali del Consiglio regionale della Toscana, riformandone ruolo e funzione, attraverso due proposte di legge approvate all’unanimità.

Ma la mia storia di attivismo inizia molti anni fa, con l’impegno nel movimento studentesco. Fin dai banchi del ginnasio ho sempre creduto che un altro mondo è possibile. Per questo ho preso parte, con passione, al movimento dei movimenti. Sono stato organizzatore del primo Forum Sociale Europeo e portavoce del Social Forum di Firenze nel 2002. Ho contribuito a costruire importanti appuntamenti di mobilitazione e dibattito internazionale come il Forum Mondiale Alternativo dell’Acqua, il Klimaforum – alle origini del movimento per la giustizia climatica -, l’Altersummit e Firenze 10+10.

Tra i temi di cui mi innamorai subito vi è quello dei beni comuni. Primo fra tutti, l’acqua. Sono stato membro fondatore del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua e della Rete Europea dell’Acqua (European Water Movement) e mi onoro di essere stato tra i principali promotori dei referendum che nel giugno 2011 hanno portato alle urne 27 milioni di cittadine e cittadini, consentendoci di ottenere una vittoria senza precedenti: il 96% di Sì per l’acqua bene comune e per la gestione pubblica dei servizi locali.

Quel percorso è andato avanti e mi ha portato a diventare Ambasciatore europeo per l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Water is a Human Right”, presentata nel 2014 alla Commissione Europea con 1.884.000 firme raccolte in 23 paesi UE, oltre che a presentare nel Consiglio regionale l’unica proposta di ripubblicizzazione dell’acqua scritta insieme al Forum e ai comitati, purtroppo mai arrivata al voto per l’ostruzionismo del Partito Democratico e della Lega.

Ai beni comuni e all’impegno ecologista ho sempre affiancato l’impegno per i diritti civili, per i diritti sociali e per il contrasto alla povertà. Sono stato coordinatore italiano per l’ICE sulla libertà di stampa e il pluralismo dei media e ho diretto per molti anni Transform!Italia. Sono stato membro del comitato direttivo dell’European Network of Political Foundations a Bruxelles.
Dal 2011 al 2014 sono stato consulente presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo – Social Cohesion Research and Early Warning Division – per lo sviluppo di progetti di contrasto alla povertà e per l’accesso universale a servizi pubblici e beni comuni.

Nel corso degli anni mi sono convinto che fosse necessario costruire un esperimento politico capace di unire le lotte di resistenza civile, le esperienze sociali e di movimento ad un’attività legislativa innovativa con una presenza nelle istituzioni in difesa dei beni comuni e per un nuovo modello economico-sociale.

Intorno a questo obiettivo, nel 2015 contribuii a riunire le anime della sinistra ecologista toscana, varie liste di cittadinanza e un gran numero di attivisti di movimenti e comitati attorno ai nostri Sì programmatici. Nacque così un progetto regionale ibrido, innovativo, e nonostante una rincorsa per molti “folle”, ottenemmo due seggi in Consiglio regionale e il 6,2% dei voti. Dopo cinque anni di impegno “da record”, in continuo rapporto con comitati, movimenti di base e con il mondo del lavoro, sopratutto precario, vogliamo continuare ad esercitare il nostro diritto inalienabile ad essere la voce istituzionale di chi ogni giorno rende “l’altro mondo possibile” sempre più vicino.

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