Il 26 maggio le addette gli addetti dei musei civici di Verona, affiancati dal sindacato USB, hanno scioperato pretendendo il corretto inquadramento contrattuale. Infatti, dal luglio 2022 il loro contratto era stato modificato unilateralmente, passando da Multiservizi a Servizi Fiduciari, con un netto peggioramento delle condizioni economiche. Grazie a un servizio di Report che ha portato il caso sul piano nazionale, e alla vertenza delle e degli addetti, il Comune è dovuto intervenire.
Dopo lo sciopero il Comune si è subito impegnato ad adottare il contratto Federculture dalle prossime gare, che garantisce minimi degni ed è pensato per il settore culturale. Infatti, la prima richiesta di lavoratrici e lavoratori era di applicare il corretto contratto che, tuttavia, nella maggioranza delle istituzioni culturali italiane non è applicato. Ma limitarsi a questo avrebbe significato che le persone impiegate sarebbero rimaste con il contratto Servizi Fiduciari fino alla nuova gara, cioè luglio 2024.
Il 13 luglio scorso si è tenuto un incontro decisivo fra USB Unione Sindacale di Base , Comune e cooperativa. Dopo un anno dal cambio unilaterale del contratto, deciso dalla cooperativa Le Macchine Celibi, dal 1 Luglio 2023, le addette e gli addetti dei Musei Civici di Verona vedranno ripristinato il contratto Multiservizi con cui la cooperativa aveva vinto la precedente gara per la gestione dei musei civici. Ma oltre a questo, gli addetti e le addette riceveranno nella busta paga di agosto tutti gli arretrati.
Questa come altre vittorie rafforzano la battaglia generale per un salariominimo di #almeno10 euro l’ora!