Abbiamo deciso di partecipare alle prossime elezioni comunali: mettiamo le nostre competenze ed esperienze, la nostra Casa del Popolo a Marghera, a servizio delle cittadine e dei cittadini candidandoci per il Consiglio Comunale e per i consigli di Municipalità nella lista «Tutta la città insieme» con candidato Sindaco Giovanni Andrea Martini.
Dopo un percorso di quasi un anno in cui abbiamo dialogato con le forze politiche in campo, abbiamo deciso di unirci all’unica lista che propone un cambiamento di rotta per la città.
Una lista che raccoglie le richieste dei comitati ambientalisti, comprese quelle dei No Mose e No Grandi Navi, sulle quali le altre forze continuano a essere ambigue, o sono colluse. Una lista che si oppone alla monocultura turistica, promuovendo politiche residenziali anche a favore delle classi meno abbienti, che crede nel ripristino del decentramento amministrativo e nella partecipazione della cittadinanza alle scelte di pianificazione economica e territoriale.
Una lista che ha deciso di presentarsi autonomamente in tutte le Municipalità, raccogliendo le istanze ambientali e sociali di realtà spesso ignorate e i bisogni di persone emarginate da una politica che ha ridotto il nostro Comune in una situazione di cui l’epidemia sta mostrando tutti i limiti. Da una parte abbiamo la città insulare su cui si specula con il turismo e la mercificazione della cultura dei grandi eventi, una città che perde popolazione di fronte allo scomparire di attività compatibili e alloggi per i residenti, trasformandosi in uno dei luoghi più degradati dall’industria turistica. Dall’altra abbiamo una terraferma maltrattata, pensata o come approdo per lavoratori precari, studenti e residenti cacciati dalla Venezia da “cartolina” o come terra di conquista: per la localizzazione di impianti inquinanti, per grandi opere inutili, per alberghi e centri commerciali che ammazzano la vivibilità e l’economia locale dei piccoli negozi, tanto importante per gli anziani, per una città che vuole ridurre auto e inquinamento, per relazioni di prossimità.
Non basta schierarsi contro Brugnaro, ma serve distinguersi radicalmente, senza ambiguità, dal partito degli affari e del cemento. Vogliamo ostacolare gli interessi di chi crede di poter fare di Venezia quello che vuole: affidando il comando della città agli investitori privati, agli affari facili, agli interessi politici di bottega.
Il nostro impegno è quello di dare voce alle persone e ai territori, a partire da Marghera dove abbiamo la nostra Casa del Popolo – Ca’ Luisa. Una comunità che sta pagando il prezzo di un’industrializzazione che porta ricchezza per pochi e inquinamento e malattie per molti e molte.
Vigileremo sulle scelte di governo, ci batteremo perché siano potenziate le funzioni, le attività e i servizi a favore delle cittadine e dei cittadini, nell’interesse della città e di chi la vive, in un ottica di redistribuzione delle risorse e delle ricchezze. Per fare questo dobbiamo restituire voce e potere a chi vive nei territori, rinsaldando il fare politica con le esigenze sociali. Due sono le azioni fondamentali. Da una parte vogliamo ottenere forme efficaci di decentramento e controllo delle scelte comunali, dalla possibilità di valutare le opportunità degli investimenti e della spesa pubblica sino a una pianificazione economica e urbanistica competente, ordinaria e lungimirante orientata alla salute e al benessere di tutte e tutti gli abitanti. Dall’altra, ci adoperiamo per aver nuove forme di azione politica che potenzino i diritti di cittadinanza e spronino le persone ad essere più esigenti, attraverso la critica, la progettualità e lo stare insieme dialogando.
Per trasformare questa città, anche alla luce della crisi innescata dalla pandemia, dobbiamo agire subito e insieme. Siamo noi, operai sfruttati, lavoratori precari e sottopagati, studenti, disoccupati, partite iva e piccoli commercianti, uomini e donne, giovani e meno giovani che ogni giorno affrontiamo con fatica la vita quotidiana, che dobbiamo prendere in mano il nostro futuro e diventare protagonisti delle decisioni, dentro e fuori le istituzioni!