A Siena c’è uno dei tre centri mondiali della GsK per la ricerca sui vaccini, ma la multinazionale si occupa solo di costruire la sua fetta di mercato, protetta da futuri brevetti a proprio uso esclusivo, nonostante i finanziamenti e le conoscenze provenienti dal pubblico. Nel fare questo, non si pone problemi a liberarsi di chi è considerato in eccesso negli organici.
In generale le multinazionali del farmaco continuano a decidere chi ha accesso alle cure secondo la legge del miglior offerente, contribuendo quindi ad approfondire la crisi sanitaria sociale che stiamo vivendo e mostrano tutta la loro irresponsabilità sociale.
La soluzione non può che essere la requisizione pubblica degli impianti per garantire vaccini e lavoro.
Bisogna sospendere i brevetti per autoprodurre ciò che serve all’intera collettività, con la prospettiva di rimettere in piedi una politica industriale pubblica che ricostruisca una filiera delle biotecnologie estranea alle logiche del mercato e che risponda ai bisogni di tutti, che sia capace di dare lavoro a tanti studenti e ricercatori oggi costretti a emigrare per avere un futuro.
Domani saremo in piazza anche per ribadire questi semplici concetti!
Ore 16.00 P.le Rosselli a Siena
Ore 18 a Rosia, davanti alla GsK
