Mercoledì 12 gennaio, sulla pelle delle siciliane e dei siciliani, si è consumata l’ennesima farsa.
Subito dopo l’esito del voto utile alla nomina dei delegati siciliani che voteranno per il Presidente della Repubblica, infatti, il Presidente della Regione Musumeci, risultato solo terzo, ha azzerato la sua giunta. Nel pieno di una nuova ondata pandemica, del caos sulla riapertura delle scuole, del sovraccarico delle strutture ospedaliere…
Certo, in questi mesi il Presidente Musumeci e i vari assessori di questa giunta hanno dimostrato di non essere all’altezza della situazione.
Hanno spalmato i morti causati dalla pandemia per evitare misure restrittive, non hanno migliorato la capacità degli ospedali o della medicina di prossimità, hanno fallito nella realizzazione dei progetti finanziabili dal PNRR sulle politiche agricole, si sono dimostrati incapaci di gestire la questione rifiuti pensando di risolvere tutto con inceneritori inquinanti e dannosi per la natura e la salute delle persone e potremmo continuare. Eppure, in tutte queste occasioni, gli assessori sono rimasti al loro posto. Non era grave abbastanza, non quanto, evidentemente, le dispute interne al centrodestra, quelle che questa volta per Musumeci hanno determinato la necessità di azzerare la sua giunta, svelando ancora una volta le sue priorità: non la vita di chi abita questa terra e dei nostri territori, ma il suo potere personale, gli equilibri della sua maggioranza.
Tutto ciò è inaccettabile. Siamo convinte/i che davanti a fatti così gravi, il Presidente Musumeci dovrebbe piuttosto farsi da parte, dimettersi, per manifesta incapacità. Una gestione così spregiudicata del potere, l’inadeguatezza al ruolo dimostrata per l’ennesima volta, rendono improrogabile un cambiamento radicale ai vertici della regione.
Le sorti della Sicilia e di chi la vive non possono essere ostaggio dei giochi di potere della maggioranza e dei partiti che la compongono. Meritiamo di più.