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[ROMA] Perché ambulanze ferme e vaccinazioni domiciliari in tilt? La regione non ha fatto le assunzioni necessarie in sanità

Sono state tante, nelle ultime ore, le segnalazioni da parte di associazioni e sindacati che denunciano le code di ambulanze di fronte ai pronto soccorso di Roma e tutta la regione.

Questo è il risultato delle politiche scellerate della Regione Lazio sul fronte della sanità, quel modello Zingaretti contro ci siamo più volte schierati: non sono state fatte le assunzioni necessarie, mentre le proprietà delle strutture private continuano ad arricchirsi sulla salute di tutte e tutti.

È ormai passato più di un anno da quando la pandemia si è abbattuta sul nostro paese, ma le contromisure necessarie non sono state prese. Oggi la sanità regionale è costretta a lavorare con la disponibilità di organico ferma al 2018, mentre le nuove assunzioni coprono soltanto i pensionamenti, abbiamo avuto modo di denunciarlo anche al tavolo regionale sulla sanità ottenuto a seguito delle mobilità di questo autunno.

Questa nuova crisi sarebbe stata evitabile, se si fossero fatte assunzioni stabili in sanità, se si fossero arrivate in tempo le USCA per l’assistenza territoriale contro il Covid; la regione ha preferito mantenere in piedi il sistema privato, fatto di esternalizzazione dei servizi e di cooperative che sfruttano i lavoratori senza tutele.

Alla crisi della sanità regionale, causata dai continui favori ai privati, si unisce un piano di vaccinazione territoriale non all’altezza, soprattutto sul piano della vaccinazione a domicilio che potrebbe essere l’unica soluzione per anziani ed invalidi, dove oltre a mancare il farmaco manca anche il peronale preposto!

Il Comitato Popolare sanità Pubblica, che ha sede alla Casa del Popolo Roma sud Est, raccoglie segnalazioni di questo tipo e si attiva per la difesa del diritto alla salute: purtroppo tanti sono i casi che testimoniano abbandono da parte delle istituzioni, ritardi e assenza di un vero e proprio quadro di pianificazione sulle vaccinazioni domiciliari.

È ora di dire basta!

CONTRO IL VIRUS DEL PRIVATO LA CURA È LA SANITÀ PUBBLICA

Ricordiamo le nostre proposte:
–        Un piano di assunzione straordinario
–       La riapertura delle strutture dismesse, come Forlanini e San Giacomo
–       Il 118 destinato alla sua funzione primaria di Emergenza,
–       Il funzionamento delle USCA
–       Un piano vaccini all’altezza
–       Tamponamento di massa
–       La requisizione delle strutture private e non la concessione di reparti Covid a queste ultime

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